19/07/2025, 12.10
INDIA
Invia ad un amico

Maharashtra: 'cripto-cristiani', la nuova fobia dei nazionalisti indù

di Nirmala Carvalho

Il governo locale dello Stato indiano che comprende anche Mumbai ha messo nel mirino quanti terrebbero nascosta la propria conversione al cristianesimo per non perdere i benefici riservati alle Caste svantaggiate. E annuncia per la sessione invernale l'approvazione della legge anti-conversioni. Il card. Gracias: "Chiesa da sempre contraria alle conversione forzate". P. Devasagaya Raj: "Cripto-cristiani è un termine senza senso. Il vero problema sono le norme che discriminano in un Paese multiculturale".

Mumbai (AsiaNews) - Nello Stato indiano del Maharashtra - da mesi nuovo epicentro della polemica sulle cosiddette “conversioni forzate” - da qualche settimana nel mirino delle polemiche è finita una nuova categoria, che con termine spregiativo i nazionalisti indù chiamano i “cripto cristiani”. Si tratta di persone che - secondo la loro accusa - terrebbero nascosta la propria conversione al cristianesimo per non perdere i benefici loro garantiti dalla legge perché appartenenti a una delle cosiddette Caste svantaggiate.

Il 17 luglio il chief minister Devendra Fadnavis ha annunciato che, se una persona appartenente a una religione diversa dall'induismo, buddhismo o sikhismo ha ottenuto in modo fraudolento il certificato che permette l’accesso alle quote riservate previste dalla legislazione indiana per i dalit e gli altri gruppi storicamente emarginati, questo certificato sarà annullato. Aggiungendo che il governo locale intende introdurre disposizioni più severe per affrontare i casi di conversione religiosa tramite coercizione o inganno.
Fadnavis ha fatto queste dichiarazioni intervenendo all’Assemblea legislativa in risposta alla questione sollevata da Amit Gorkhe, un esponente del Bjp (il partito nazionalista indù del premier Narendra Modi ndr), secondo cui la libertà religiosa sarebbe abusata dai “cripto cristiani”. “Apparentemente, queste persone appartengono alle Caste svantaggiate e godono di benefici di riserva come lavori governativi o vantaggi elettorali, ma in segreto seguono religioni diverse”, ha dichiarato.

Fadnavis ha ricordato che la Corte Suprema stessa ha emesso una sentenza nel novembre dell’anno scorso, secondo cui le riserve devono essere disponibili solo per indù, buddhisti e sikh. “Se qualcuno appartenente a religioni diverse ha ottenuto un certificato sarà dichiarato nullo”, ha affermato. Il chief minister ha detto che è già possibile agire contro di loro ai sensi del Codice penale indiano. “Ma è stato formato un comitato per suggerire disposizioni più severe - ha aggiunto -. Il governo intende introdurre misure forti per affrontare questi casi e presto prenderemo una decisione in merito”. Il responsabile locale per gli Affari Interni, Pankaj Bhoyar, ha inoltre annunciato che durante la sessione invernale dell’Assemblea del Maharashtra sarà presentata una legge anti-conversione.

Nel dibattito è intervenuta anche la leader locale del Bjp, Chitra Wagh, attribuendo ai “cripo-cristiani” anche casi di donne indotte al matrimonio con l’inganno e citando un presunto caso avvenuto a Sangli dove una donna di 28 anni indù si sarebbe suicidata dopo aver sposato un “cripto cristiano” ed essere stata forzata dalla famiglia del marito a praticare anche lei il cristianesimo. Nella furia polemica destata da questa tragica vicenda il deputato locale del Bjp, Gopichand Padalkar, durante un comizio pubblico nel distretto di Sangli, il 17 giugno è arrivato persino a offrire una ricompensa da centinaia di migliaia di rupie per atti di violenza contro preti cristiani e missionari coinvolti in “conversioni forzate”.

In questo contesto così carico di tensioni, il card. Oswald Gracias - arcivescovo emerito di Mumbai - ha ribadito ad AsiaNews: “La Chiesa è contraria alle conversioni forzate o ottenute con l’inganno: sono illecite. Abbiamo un processo strutturato e lungo di preparazione, che comprende anche fasi di indagine: ho sempre dato istruzioni ai sacerdoti di verificare con attenzione i candidati al battesimo. Il chief minister stesso ha riconosciuto che una persona può seguire qualsiasi religione e convertire un’altra con il suo consenso, specificando che la legge non permette l’uso della forza, dell’inganno o dell’adescamento per ottenere la conversione. La Chiesa - aggiunge - ha sempre servito disinteressatamente per portare i valori del Vangelo e i principi di Gesù: verità, giustizia, pace, armonia, compassione, amore e perdono. Le nostre condoglianze alla famiglia della giovane donna che si è tolta la vita: è assolutamente sbagliato costringere qualcuno a convertirsi. La Chiesa cattolica è assolutamente contraria a qualsiasi tipo di pressione per cambiare religione: è una questione di coscienza e di convinzione, dovrebbe essere una scelta sacra”.

Da parte sua p. Z. Devasagaya Raj, già segretario dell’Ufficio della Conferenza episcopale cattolica dell’India (CBCI) per i gruppi svantaggiati – parlando ad AsiaNews – ha stigmatizzando l’uso del termine “cripo-cristiani”: “Non dovrebbe essere mai usato - commenta -. Non esistono: o sono cristiani o appartengono ad altre religioni. La vera causa di queste polemiche è l’articolo 340 paragrafo 3 della Costituzione, che nega le riserve ai dalit cristiani - un punto che contestiamo, poiché viola la libertà religiosa e implica discriminazione su base religiosa. Nel definire un indù, l’articolo 25(2)(b) afferma che chi non è cristiano, musulmano, ebreo o parsi è considerato indù, inclusi sikh, jainisti e buddisti. Secondo questa definizione, anche gli atei sono considerati indù. Ma in un Paese multiculturale come il nostro, le persone frequentano chiese, templi e moschee a prescindere dalla religione, e partecipano a preghiere. Questo non significa di per sé che appartengano a una determinata religione. Introdurre leggi simili nel Maharashtra - conclude p. Z. Devasagaya Raj - porterà caos e confusione. Minerà le relazioni interreligiose attualmente esistenti e genererà situazioni malsane tra persone di diverse fedi religiose”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Mumbai, al multimiliardario Adani anche la 'riqualificazione' dello slum di Dharavi
30/11/2022 13:53
Anti-terrorismo: gli attentatori di Malegaon cospiravano per istituire lo stato indù
22/01/2009
I dalit ‘non tollerano più’ l’egemonia delle caste dominanti
11/01/2018 11:29
India, "malvagi e pericolosi" i nuovi attacchi contro due chiese cattoliche
23/03/2015
Mangalore, Bjp contro una suora per un verso di Tagore
15/02/2024 11:53


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
I più letti
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”