Manifestanti a Najaf chiedono il ritiro del ribelle Al-Sadr
Najaf (AsiaNews) Centinaia di persone, in maggioranza donne coperte da chador nero, sono scese in piazza ieri pomeriggio, per chiedere il ritiro delle milizie dell'imam Moqtada Al-Sadr dalla città sacra di Najaf. La gente scandiva slogan come "Città sacra senza armi!" e portava in processione la foto dell'imam Al-Sistani. I manifestanti, partiti dal centro hanno raggiunto la periferia della città, a 700 metri dai santuari sciiti, per sostare davanti all'ufficio del martire Al-Sadr, sede dei sostenitori dell'imam Moqtada Al-Sadr.
I miliziani dell'esercito di Al-Mahdi, milizie del giovane imam ribelle, hanno sparato in aria per seminare il panico e disperdere i manifestanti.
Oggi, il nuovo governatore di Najaf, Adnan Al-Zarfi ha dichiarato di voler arruolare 4000 uomini della protezione civile per riportare la calma ed il rispetto della legalità a Najaf. Il governatore di Najaf, ha inoltre affermato che l'inchiesta per il caso giudiziario contro l'imam Moqtada Al-Sadr, accusato di essere il mandande dell'omicidio dell' imam Al-Khoi, verrà istituita dopo il 30 giugno e non prima, come voluto dal giudice istruttore.
Il 9 maggio, Sadr Elddin Al-Kabengi, membro del Consiglio Supremo della Rivoluzione Islamica, aveva chiesto ai sostenitori di Al-Sadr di deporre le armi e di evacuare la città di Najaf, per permettere alla polizia irachena di prendere il controllo e garantire la sicurezza.(PB).
01/04/2008