03/07/2025, 09.54
FILIPPINE
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Mindanao: via nomi e foto dei politici locali dagli edifici pubblici

I promotori della campagna moralizzatrice sono il governatore di Basilan Mujiv Hataman e il sindaco di Kidapawan Jose Paolo “Pao” Evangelista. I divieti riguardano l’uso di promuovere la propria immagine su progetti e iniziative finanziati con fondi pubblici. Applicata anche la politica del “divieto di regali” negli uffici governativi.

Manila (AsiaNews) - Due due nuovi amministratori locali di Mindanao, nel sud delle Filippine, hanno emesso ordini volti a limitare l’auto-promozione e la propaganda politica di se stessi, oltre a rafforzare la trasparenza in materia governo. Il governatore di Basilan Mujiv Hataman e il sindaco della città di Kidapawan Jose Paolo “Pao” Evangelista hanno vietato l’uso dei loro nomi e delle loro foto su progetti e materiali finanziati con fondi pubblici. Una prassi usata comunemente fra politici e amministratori locali dell’arcipelago, che sono soliti abbinare la propria immagine ad infrastrutture e beni pubblici, che diventa anche un modo per celebrare dinastie e clan familiari che si tramandano per generazioni il potere. Un aspetto che non ha risparmiato la Chiesa locale, con alte personalità ecclesiastiche che in occasione di appuntamenti elettorali hanno esortato sacerdoti e vescovi a evitare eventi e occasioni per “photo-opportunity” coi politici. 

Hataman, che è succeduto al fratello Jim, ha emesso l’ordine come uno dei suoi primi atti ufficiali dopo aver assunto l’incarico lunedì 30 giugno, ripromettendosi di guidare la provincia del Bangsamoro verso la responsabilità. Il politico locale anche firmato l’Ordine esecutivo n. 1, che stabilisce la prima politica di libertà in materia di informazione (Foi) a Basilan, isola controversa che, in passato, ha registrato violenze confessionali e separatiste di matrice islamista mai del tutto sopite.

“Ogni ponte e strada... ogni strada e programma non viene da me. Questo è il denaro del popolo, le tasse del popolo, i sogni del popolo che noi renderemo concreti - quindi ciò che dovrebbe essere messo lì non è ‘Progetto di Mujiv’, ma ‘Progetto del popolo di Basilan’” ha sottolineato Hataman durante la cerimonia di inaugurazione del mandato. Egli ha quindi aggiunto che l’iniziativa è parte degli sforzi messi in campo dalle istituzioni locali per ricostruire la fiducia dei cittadini e affrancarsi da una tradizione legata a clan e politiche familiari che si fondano sull’eredità della carica.

“Ci sono molte cose che devono essere sistemate, molte cose che devono essere cambiate, ma ogni cosa potrà essere superata se sapremo iniziare usando comprensione, rispetto, compassione e unità” ha poi aggiunto il governatore di Basilan. Hataman ha anche lanciato Basilan HELPS, il programma di punta della sua amministrazione incentrato su salute, istruzione e ambiente, mezzi di sussistenza, sicurezza pubblica e coesione sociale. Ex deputato e governatore regionale dell’ormai defunta Regione Autonoma di Mindanao Musulmana (Armm), Hataman ha dichiarato che la capitale rafforzerà la collaborazione con le agenzie nazionali per attuare la stessa politica in tutti i programmi governativi della provincia.

Nella regione di Soccsksargen, “Pao” Evangelista intende portare avanti una politica simile a quella del governatore di Basilan all’inizio del suo secondo mandato come sindaco di Kidapawan City, nella provincia di Cotabato. “Ci sono diverse politiche - ha affermato il politico filippino - che attueremo per il buon governo qui a Kidapawan City. Rimane vietato mostrare i volti e i nomi dei politici su qualsiasi manifesto o telone che riguardi un progetto o un’attività governativa. Egli ha poi aggiunto che la regola si applica a tutti i funzionari eletti e nominati in città e circoscrizioni.

Evangelista ha infine vietato l’uso del titolo di “onorevole” per i funzionari di Kidapawan. Come funzionari pubblici, avverte, il nostro “obiettivo nel servire il popolo non è l’onore personale. Invece di ‘onorevole’, è meglio indicare semplicemente la posizione del funzionario eletto”. La “rivoluzione” contro vizi e privilegi della “casta” e, più in generale, della politica lanciata dall’amministratore filippino prevede anche una rigorosa “politica di non fare regali” in tutti gli uffici e le circoscrizioni della città. Infine, il sindaco ha ordinato che i lavori della Commissione per le offerte e i premi siano trasmessi in diretta streaming, all’insegna della massima trasparenza. “La politica del ‘no ai regali’ sarà applicata rigorosamente in tutti gli uffici governativi locali e nei barangays di Kidapawan. Siamo compensati dal governo; regali o ‘mance’ non sono necessari - conclude Evangelista - per svolgere correttamente il nostro lavoro”.

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