18/11/2014, 00.00
COREA - SIMPOSIO
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Mons. You: I Papi hanno indicato alla Corea come superare le crisi della società

Al Simposio internazionale 2014 di AsiaNews, il vescovo di Daejeon analizza i viaggi di Giovanni Paolo II e Francesco nella penisola, ultimo Paese ancora separato dalla guerra: "I semi che hanno gettato hanno prodotto frutti, speriamo che possano divenire un cammino di salvezza per noi e per tutta l'Asia".

Città del Vaticano (AsiaNews) - Giovanni Paolo II e Francesco "hanno indicato in modo profetico alla Corea le sfide da affrontare per superare momenti difficili e potenzialmente molto pericolosi. Non soltanto alla Chiesa, ma a tutta la società. L'auspicio è che l'eredità che ci hanno lasciato non duri solo un momento, ma sia permanente e sia un cammino che produca i frutti della vera salvezza non della Corea e di tutto il continente asiatico". Lo ha detto il vescovo di Daejeon, mons. Lazzaro You Heung-sik, nel corso del Simposio internazionale 2014 di AsiaNews, dal tema "La missione in Asia: da Giovanni Paolo II a papa Francesco".

Nel corso del suo intervento, mons. You ha ripercorso le tre visite dei pontefici in Corea - Giovanni Paolo II nel 1984 e nel 1989; Francesco nel 2014 - sia dal punto di vista personale che dal punto di vista della comunità cattolica. "Il tema dei santi martiri e l'impegno dei fedeli nella società contemporanea hanno unito le diverse visite, e tutte hanno prodotto un grande entusiasmo e una grande impressione nel mondo coreano. Francesco ha inciso così in profondità che a qualcuno è sembrato più coreano dei coreani!".

Proprio questa sua vicinanza anche culturale ha provocato un risveglio della fede: "Prendendo ad esempio soltanto la Cattedrale Myeongdong dell'arcidiocesi di Seoul, dopo la visita del Papa c'è stato un aumento di almeno il doppio del numero dei credenti. Nel settembre 2012 le persone iscritte al catechismo per la preparazione al battesimo erano 165. Nel settembre 2013 erano 102, ma questo settembre 2014 erano oltre 300. E così in tutto il Paese".

Il Papa ha spinto il Paese a riflettere anche sull'avanzata di "valori" legati a falsi miti, come la crescita economica e finanziaria, a scapito delle realtà interiori: "Affrontare la soluzione di questi problemi in modo evangelico - ha concluso il presule - è l'unico modo per portare ad una rinascita della società stessa soprattutto maturando la consapevolezza che la crescita interna si accompagna alla crescita esterna e che l'una non può procedere a scapito dell'altra. A ciò si aggiunge la coscienza della necessità di collaborare in piena solidarietà con la Chiesa asiatica e universale perché solo in Unità il messaggio del Vangelo potrà avere la forza di vincere le forze del male".

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