27/12/2021, 10.16
RUSSIA
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Mosca, i conteggi sulla povertà sono più lenti dell'inflazione

di Vladimir Rozanskij

In Russia il dato ufficiale calcolato in base al reddito colloca il 44,2% sulla soglia di povertà. Ma l’aumento dei prezzi, ormai stabilmente a due cifre, ha dimostrato che questi calcoli non riescono a fotografare la realtà. Gli esperti: senza un sistema adeguato rischiano di crescere ulteriormente le diseguaglianze.

Mosca (AsiaNews) - La Duma di Stato di Mosca ha stabilito le priorità della manovra economica per il 2022: la lotta al Covid-19, che penetra nel Paese dall’esterno, e la lotta alla povertà, che è invece un problema totalmente interno. La questione del calcolo della soglia di povertà risulta infatti molto ambigua, essendo legata a due parametri diversi: i bilanci e i pagamenti. Le due forme di povertà per ora non si distinguono in modo chiaro, ma secondo gli esperti della Scuola Superiore di Economia di Mosca, nelle condizioni di inflazione galoppante potrebbero divaricarsi nettamente, creando livelli insostenibili di diseguaglianza.

Lo speaker della Duma Vjačeslav Volodin ha dichiarato solennemente che “l’anno prossimo dovremo superare il problema della povertà”, affidandosi alle politiche sociali del governo. Già all’inizio del 2021 erano stati adottati nuovi criteri di calcolo della soglia di povertà, non più legati al paniere dei consumi e all’incontrollabile aumento dei prezzi. Si calcola invece il reddito medio della popolazione, e sulla base di questo dato il 44,2% dei russi sarebbe sul limite del minimo vitale, garantito dallo Stato.

Proprio l’aumento dei prezzi, però, ha dimostrato che i calcoli ufficiali non riescono a fotografare la realtà; lo stesso presidente Vladimir Putin ha dovuto occuparsi personalmente della questione, aumentando la previsione di aumento del minimo vitale dal 2,5% all’8,6%. La confusione tra le categorie di assistiti ha costretto poi a emanare norme per distinguere il “minimo vitale” dalla “soglia di povertà”, riprendendo il legame con i beni di consumo e il corso dell’inflazione.

Come spiegano al ministero del lavoro, questi nuovi parametri vengono rivisti ogni trimestre, per ottenere un algoritmo soddisfacente di misure sociali preventive, per proteggere il benessere della popolazione distinguendo in modo più equilibrato le categorie bisognose di persone.

L’inflazione viaggia ormai a due cifre, e altrettanto si verifica con gli aumenti dei prezzi, ma i politici russi confidano che il sistema possa reggere anche a queste scosse. In realtà, si tratta di calcoli fatti per lo più in base alle condizioni di vita di prima della pandemia (il “reddito medio”) e le incognite sul loro funzionamento sono molto elevate. Come spiega Aleksandr Osin, esperto di Freedom Finance alla Nezavisimaja Gazeta, “l’adeguatezza dei calcoli sul minimo vitale è troppo condizionata dalla velocità di aumento dell’inflazione, e il sistema salterebbe se questa superasse il livello medio del reddito della popolazione”.

“Sarà fondamentale controllare la dinamica dei redditi di quanti stanno sotto il livello medio”. Come spiega Vasilij Anikin, esperto dell’Istituto di politica sociale della Scuola Superiore di Economia, “ora i livelli inferiori alla media crescono molto più lentamente dei redditi dei ricchi e dei super-ricchi”, e si rischia una frattura quasi insanabile.

Molto dipenderà dalla capacità del governo di prendere misure adeguate adeguandosi velocemente ai cambiamenti, in gran parte imprevedibili, confermano gli esperti. Inoltre vanno considerati altri fattori oltre al reddito, come le proprietà e i beni immobili, non facili da calcolare. Il livello del reddito medio porta a un minimo vitale garantito di 11.700 rubli al mese, intorno ai 150 euro, mentre si ritiene che un minimo sostenibile dovrebbe arrivare almeno a 15.800 rubli, facendo così passare dal 44,2% al 60% le persone sotto la media.

Un ultimo fattore drammatico che andrà considerato è la considerevole diminuzione del numero degli abitanti della Russia, che negli ultimi due anni ha perso oltre un milione di persone, molte più degli anni precedenti. Questo potrebbe portare a un alleggerimento delle misure sociali, a cui potrebbero avere accesso meno persone; ma la scomparsa di una parte attiva della popolazione complica ulteriormente i calcoli. Le nuove soglie della povertà e della sopravvivenza sono ancora da scoprire, in questo tragico passaggio epocale.

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