11/03/2024, 11.07
INDIA
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Mumbai, card. Gracias: da 175 anni The Examiner faro di verità, voce della ragione

Si sono svolte ieri le celebrazioni del settimanale cattolico diocesano, voce apprezzata in India e oltre. Nel suo intervento il porporato ricorda l’impegno nella promozione del dialogo e l’eredità basata sull’informazione di qualità. P. Irudayasamy ha approfondito il tema dell’intelligenza artificiale. Un premio alla corrispondente di AsiaNews Nirmala Carvalho. 

Mumbai (AsiaNews) - “Un faro di verità, una voce della ragione e una fonte di ispirazione per innumerevoli persone, in India e non solo”. Così il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, ha reso omaggio al settimanale diocesano The Examiner, in occasione dei festeggiamenti tenuti ieri nella metropoli indiana per i 175 anni di attività. “Mentre riflettiamo su questa importante occasione, è impossibile - ha proseguito il porporato - non essere impressionati dalla storia ricca e da una eredità basata sull’eccellenza” che il media cattolico “incarna”. Perché, avverte, “fin dalla sua nascita [e per quasi due secoli] è rimasto saldo nell’impegno a sostenere i valori della Chiesa, a promuovere il dialogo e a fungere da catalizzatore per un cambiamento positivo all’interno della nostra comunità e di tutta la società in generale”. 

In occasione delle celebrazioni vi è da registrare anche l’assegnazione del  “The Golden Pen Award for Excellence in Journalism” alla corrispondente di AsiaNews dall’India, la giornalista Nirmala Carvalho, che ha ricevuto l’ambito premio dalle mani dell’arcivescovo di Mumbai. Per la cronista - che da 20 anni racconta la vita dei cattolici (e non) del Paese e la sua società, non solo nei punti di forza ma anche nelle criticità che tuttora persistono - è il riconoscimento di un lavoro appassionato e apprezzato che prosegue con rinnovato impegno e dedizione. 

Tornando alle celebrazioni dell’Examiner, il card. Gracias ha ricordato come nel corso “della sua illustre storia” il settimanale “è stato testimone di momenti di trionfo e tribolazione, navigando nel mutevole panorama del giornalismo con grazia, integrità e incrollabile dedizione. “Dalle sue umili origini come modesta newsletter al suo attuale status di venerabile istituzione del giornalismo cattolico, The Examiner - ha proseguito - si è continuamente evoluto per rispondere alle esigenze e alle sfide dei tempi, rimanendo fedele alla sua missione principale”.

Nel suo intervento il porporato ha ricordato come “uno degli aspetti più notevoli” la sua “capacità di adattarsi e innovare di fronte alle avversità”. Esso ha infatti svolto un ruolo “fondamentale” nel “plasmare il racconto di questioni critiche che la Chiesa e la società devono affrontare. Attraverso i suoi articoli e reportage perspicaci, i suoi commenti stimolanti e la sua incrollabile difesa della giustizia e della compassione” non ha contribuito solo a “informare le menti, ma ha anche toccato i cuori, ispirando innumerevoli persone all’azione e alla riflessione”. 

Fra le molte personalità che hanno contributo in quest’arco di tempo alla crescita del settimanale diocesano indiano - disponibile da tempo anche online - vi è p. Anthony Charanghat, direttore per oltre 25 anni e collaboratore della rivista per 50 anni. Dalle celebrazioni del passato, il card. Gracias volge lo sguardo al futuro “ai prossimi 175 anni e oltre”, esortando a “rispettare i valori e gli ideali” che lo hanno guidato “fin dalla sua nascita: integrità, eccellenza e un impegno costante a servire la Chiesa e la società con umiltà e compassione”. E che questo anniversario, conclude, sia un “momento di rinnovamento” nella prospettiva della “nobile missione del giornalismo come forza di bene nel mondo”.

Fra le personalità intervenute durante i festeggiamenti vi è anche p. Plavendran Irudayasamy, che ha parlato di intelligenza artificiale, le prospettive e le sfide nel mondo dei media odierno. Il sacerdote ha illustrato cinque linee guida per comprendere l’ambiente attuale dei media: l’IA come qualità relazionale fondamentale dell'intelligenza umana; promesse e rischi dell’intelligenza artificiale; tecnologia e idee; il potenziale che esprime; le peculiarità rispetto all’ambiente della comunicazione; la quantificazione delle possibilità umane. Egli ha infine suggerito alcune raccomandazioni pratiche, fra cui: l’impegno per uno sviluppo etico degli algoritmi; promuovere la conoscenza digitale tra i giovani, guidati dai valori del Vangelo; creare “Centri della verità” nelle parrocchie. Infine, la citazione finale di papa Francesco, quando parlando di IA auspica che non aumenti disuguaglianza e ingiustizia, ma si impegni a porre fine a guerre e conflitti. 

(Ha collaborato Nirmala Carvalho )

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