13/09/2005, 00.00
MYANMAR
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Myanmar: un bambino su tre soffre per denutrizione

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Nella ex Birmania un bambino su tre soffre per denutrizione: lo afferma James Morris, direttore esecutivo del Programma di alimentazione mondiale delle Nazioni Unite (Pam). Morris, che si è personalmente recato in Myanmar in agosto, ha dichiarato che "un terzo dei bambini soffre di una malnutrizione cronica, e l'8% di una malnutrizione acuta". Egli ha anche affermato i problemi di burocrazia e "altre barriere" non consentono l'invio di aiuti umanitari e la loro distribuzione.

Secondo il funzionario Onu altre gravissime problematiche sono l'altissima la percentuale di abbandono scolastico e soprattutto l'Aids che ha contagiato almeno 400 mila persone su una popolazione di circa 54 milioni.

"Tutto ciò è decisamente preoccupante, tragico ed inaccettabile … e dovrebbe preoccupare i leader di questo paese più dei loro rischi futuri". "Il prezzo umanitario che ciascun individuo paga per la carenza educativa ed alimentare è assolutamente enorme".

Il Myanmar è uno dei paesi più poveri dell'Asia, dove dal 1962 regna una dittatura militare fra le più aspre. L'attuale giunta ha preso il potere nel 1988 dopo una serie di sollevazioni a favore di una svolta democratica. Ha indetto libere elezioni, ma dopo la schiacciante vittoria della Lega nazionale per la democrazia (Lnd) ha rifiutato di cedere il potere.

La situazione della popolazione è molto diversa da quella dei militari. Win Min, analista birmano indipendente che vive a Chiang Mai (nord Thailandia), afferma che in Myanmar "se hai le stellette sulle spalle hai potere e sei importante, ma se non hai le stellette non hai potere e non vali niente". Il leader supremo dei militari, Generale Than Shwe, vive come un monarca, nel lusso più sfrenato.

Secondo Morris il Myanmar ha provviste sufficienti per tutta la popolazione, ma la complicata burocrazia ostacola la distribuzione sul territorio, specialmente nella parte ovest del paese. La giunta dovrebbe autorizzare una più libera circolazione di cibo e persone, e sviluppare le infrastrutture per la produzione.

Morris ha visitato anche la parte nord del paese, controllata da guerriglieri produttori di droga, cercando di distogliere i coltivatori dal coltivare papaveri da oppio.

Con i membri della Lnd egli ha infine discusso i criteri per gli aiuti internazionali al Myanmar.

I membri della Lnd, la cui leader Aung San Suu Kyi è agli arresti domiciliari dal maggio 2003,  si oppongono ad ogni aiuto – tranne quelli strettamente umanitari – perché si rischia di sostenere il governo militare.

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