28/07/2014, 00.00
TIBET - CINA - NEPAL
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Nepal, il governo pronto a permettere i funerali del XIV Shamar Rinpoche

di Christopher Sharma
Il religioso buddista tibetano è uno dei 3 principali discepoli del Karmapa Lama e ha il compito di riconoscerne la reincarnazione. L'attuale, Mipham Chokyi Lodro, è morto due settimane fa e ha chiesto di essere cremato in un monastero da lui fondato nei pressi di Kathmandu. Nonostante l'opposizione della Cina, l'esecutivo "sta considerando" la possibilità. Attesi ai suoi funerali migliaia di fedeli anche dal Tibet.

Kathmandu (AsiaNews) - Nonostante la fortissime opposizione della Cina, il governo nepalese "sta riconsiderando" la possibilità di permettere sul proprio territorio la cremazione del XIV Shamar Rinpoche, uno dei più influenti lama del buddismo tibetano. Il corpo del defunto - grandissimo studioso e vertice della tradizione Karma Kagyu - si trova al momento in un monastero dell'India nord-orientale: prima di morire ha espresso il desiderio di essere cremato nel monastero Sarminav, da lui fondato proprio in Nepal.

Fino a oggi Kathmandu ha negato con forza questa possibilità: l'esecutivo nepalese teme le reazioni della Cina e l'afflusso di migliaia di fedeli buddisti dall'India e persino dal Tibet. Il timore è che i funerali possano divenire un'occasione per manifestare contro le politiche cinesi nella regione. Tuttavia, oggi Laxmi Prasad Dhakal - portavoce del ministero nepalese degli Interni - ha dichiarato che il suo esecutivo "sta riconsiderando la propria posizione. Le richieste che ci sono giunte da tutto il mondo e l'autorevolezza del lama non possono essere ignorate".

Il XIV Shamar Rinpoche è nato con il nome di Mipham Chokyi Lodro a Derge, nel Tibet. All'età di 4 anni è stato riconosciuto dal XVI Karmapa Lama come la reincarnazione del XIII Shamar, ovvero uno dei 3 principali discepoli del Karmapa. Questi, "numero 3" del buddismo tibetano, è il capo del lignaggio del diamante, figura persino più antica di quella del Dalai Lama. Proprio lo Shamar ha il compito di riconoscere la sua reincarnazione.

Pechino vuole a tutti i costi interrompere questo ciclo rituale, avocando a sé la possibilità di riconoscere le reincarnazioni dei lama a tutti i livelli. In questo modo spera di poter spezzare la "questione tibetana" indicando nel XV Dalai Lama - quando l'attuale, Tenzin Gyatso, morirà - una persona sotto il proprio controllo. 

 

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