13/05/2015, 00.00
NEPAL
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Nuova potente scossa in Nepal: 65 morti e almeno 2.650 feriti

di Christopher Sharma
La popolazione è terrorizzata, difficili le operazioni di recupero. Il sisma di ieri si aggira tra una magnitudo di 7.3 e 6.8 gradi. Secondo il governo, il bilancio generale delle vittime dal 25 aprile a oggi ha già superato gli 8mila morti e i 17mila feriti.

Kathmandu (AsiaNews) – È di 65 morti e almeno 2.650 feriti il bilancio delle vittime causate da una nuova potente scossa che ieri ha colpito ancora il Nepal. Il sisma si è propagato dal distretto di Dolakha, a circa 80 chilometri dall’epicentro del terremoto del 25 aprile scorso. Le autorità nepalesi e internazionali sono concordi nel definire quella di ieri una scossa d’assestamento, più che un episodio sismico a sé stante. Tuttavia, non è stata stabilita la potenza effettiva del tremore: il Centro sismico americano parla di un terremoto di magnitudo 7.3 della scala Richter; il governo nepalese di 6.8.

Per le strade del Paese dilaga il panico. Sarbadev Prasad Mahato, a capo del Dipartimento minerario, sismico e geologico, dichiara: “La popolazione è terrorizzata dopo che l’ultima scossa ha prodotto così tante vittime e ferite. Chiediamo alle persone di adottare ogni precauzione possibile, poiché non possiamo predire se ci saranno altri terremoti e di quale potenza saranno. Per noi si tratta di una situazione inusuale, perché di solito [le scosse d’assestamento] sono di minore entità”.

Secondo la polizia nepalese il numero delle vittime del sisma di ieri è destinato a salire in odo rapido. Kamal Singh Bom, portavoce delle forze dell’ordine, riferisce: “Almeno 15 veicoli in marcia al momento del terremoto sono stati coinvolti in collisioni; più di 500 edifici sono crollati; diverse frane hanno trascinato via persone e cose. Non siamo ancora in grado di raggiungere tutte le aree colpite, poiché in molte zone è impossibile ristabilire i collegamenti via terra”.

Il Consiglio dei ministri del Nepal ha indetto un incontro d’emergenza per discutere un piano per gestire l’immediato futuro. Il Primo ministro Shushil Koirala ha promesso “ogni tipo di sostegno”.

Alcune squadre internazionali di soccorso e recupero sono ancora nel Paese per prestare aiuto. L’esercito nepalese, principale coordinatore delle operazioni, è affiancato dall’Indian Air Force e dalla Us Air Force.

Intanto, questa mattina è andato disperso un elicottero statunitense nel distretto di Dolakha. A bordo vi erano due ufficiali americani e un capitano nepalese, in missione nell’area in cerca di sopravvissuti.

P. Pius, direttore di Caritas Nepal, sottolinea: “Abbiamo prestato aiuto e sostegno alle vittime del primo sisma e continueremo secondo le nostre capacità e risorse. Eravamo concentrati sulle aree più remote, ma ora ci focalizzeremo su quelle più colpite dall’ultimo terremoto”.

Secondo dati del governo, dopo la scossa di ieri il bilancio generale delle vittime dal 25 aprile a oggi ha già superato gli 8mila morti e i 17mila feriti.

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