28/02/2014, 00.00
TAIWAN - CINA
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Nuovi missionari: corsi di introduzione a cultura e Chiesa di Taiwan

di Xin Yage
Oltre allo studio delle lingue, è necessario conoscere il contesto ecclesiale e culturale. Fra i temi da affrontare: lo shock culturale, i mezzi di comunicazione, l'impegno nelle università, i giovani, gli immigrati.

Taipei (AsiaNews) -  Un corso di introduzione alla cultura e alla Chiesa taiwanese per i nuovi missionari appena arrivati sull'isola: è una delle numerose iniziative portate avanti dalla Chiesa locale. Patrocinata dall'associazione dei superiori maggiori, si svolgerà per cinque sabati di fila nel mese di marzo.

Padre Fabrizio Tosolini (杜敬一神父), che in collaborazione suor M. Christiane Oyales (歐亞莉修女) e padre Willy Ollevier (吳偉立神父) organizza queste sessioni, spiega: "I nuovi arrivati in questi mesi stanno studiando cinese e taiwanese, ogni giorno della settimana dal lunedì al venerdì, ma hanno bisogno anche di un'introduzione più generale, fatta in lingua inglese - in quanto ancora principianti in mandarino - che li aiuti ad inquadrare in maniera più ampia la storia e la missione della Chiesa nella società taiwanese per questa ragione abbiamo organizzato queste cinque lezioni il sabato mattina", ci racconta. Quest'anno abbiamo circa trenta partecipanti, molto entusiasti e volenterosi nell'imparare lo stile e la cultura del contesto che li circonda".

Padre Willy dice che il corso "è ormai una tradizione portata avanti dall'associazione dei superiori maggiori dei vari ordini religiosi e offre un corso introduttivo sulla vita e le sfide della chiesa cattolica taiwanese. E' aperto a tutti, specialmente ai nuovi missionari che stanno iniziando il loro servizio sull'isola".

I cinque sabati in programma si aprono con "il doppio shock, quello culturale e quello ecclesiale" relativo al nuovo contesto taiwanese in cui i partecipanti si trovano proiettati arrivando dal loro Paese di origine. Questo primo incontro dà il tono ai quattro seguenti perché offre importanti chiavi di lettura e di comprensione del diverso modo di comunicare e di capirsi in una cultura ricca, speciale e spesso molto diversa per chi arriva da altri continenti o anche solo da altre zone dell'Asia.

Il secondo incontro riguarda la Chiesa e i mezzi di comunicazione, ovvero la storia della presenza cattolica come importante voce educativa e di annuncio nel panorama dei media taiwanesi, dalle origini con giornali, radio e televisioni fino ai social media attuali in cui ormai ognuno è connesso alla rete.

Il terzo incontro si concentra sul lavoro nelle università, dove i missionari hanno speso grandi energie per il continuo aggiornamento e miglioramento nel lavoro educativo a favore delle giovani generazioni e continuano il lavoro di animazione missionaria e culturale con nuovi strumenti adeguati ai tempi.

Il quarto sabato intitolato "The Friendship Center" riguarda invece il lavoro di evangelizzazione in ambito giovanile a favore di coloro che vogliono conoscere più in profondità il messaggio di Gesù. Si analizzano innovative strategie per presentare il vangelo e la Chiesa ai nuovi giovani, "curiosi" riguardo al messaggio di Cristo.

Infine, con un taglio più strettamente sociale, l'ultimo sabato è dedicato alla missione tra i lavoratori stranieri presenti sull'isola, con la presentazione della ricca gamma di possibilità offerte dalla Chiesa per entrare a far parte di una comunità di appartenenza e di sostegno per le moltissime persone che vivono lontano dalle loro famiglie di origine per regioni di lavoro.

"Ringraziamo la conferenza dei superiori maggiori per il loro impegno finanziario nel sostenere questa importante iniziativa - continua p. Fabrizio - e invitiamo caldamente i nuovi missionari a prendervi parte perché è importantissimo avere un'adeguata introduzione a Taiwan. Migliorare la nostra consapevolezza riguardo al contesto nel quale siamo chiamati a servire, e rendere più stretti i legami di collaborazione tra i missionari è davvero importante. Crediamo che questo sia il modo migliore per rinvigorire la passione di ognuno verso la nostra missione. Partecipanti degli anni passati possono testimoniare come sia importante avere delle chiavi di lettura imprescindibili per capire il nuovo contesto in cui ci si trova immersi. Questo permette di evitare errori banali nello stile di comunicazione e allo stesso tempo di rendersi conto della ricca tradizione missionaria dei cattolici a Taiwan. Da qui la creatività di ognuno potrà poi continuare ad arricchire le nuove generazioni".

 

 

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