15/07/2013, 00.00
INDIA
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Orissa, ucciso un pastore cristiano: per la polizia "è stato un incidente"

di Nirmala Carvalho
Le forze dell’ordine negano gli evidenti segni di violenza sul corpo della vittima. Il Global Council of Indian Christians (Gcic): “Quando si avvicina l’anniversario dei pogrom anticristiani del 2008 in Kandhamal, gli estremisti indù attaccano i cristiani”.

Mumbai (AsiaNews) - "Ancora una volta un pastore protestante dell'Orissa è stato ucciso e la polizia fa passare il suo omicidio per incidente". Lo denuncia ad AsiaNews Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), dopo il ritrovamento del corpo martoriato del rev. Jaisankar, medico e pastore della Blessing Youth Mission, nei dintorni di Lamtaput (distretto di Kandhamal). I funerali si terranno oggi alle 4 di pomeriggio (ora locale).

Di Jaisankar si sono perse le tracce la mattina dell'11 luglio scorso, mentre si recava a Lamtaput con la sua moto per dare un consulto medico. Qualche giorno dopo il corpo e la moto sono stati ritrovati vicino agli argini di un fiume. Secondo la polizia si è trattato di un incidente: il medico stava attraversando un ponte, quando le violenti piogge lo hanno fatto cadere nel fiume, e la corrente l'ha trascinato via.

Tuttavia, date le ferite trovate sul corpo e le condizioni in cui vivono i cristiani dell'area, per il Gcic si tratta di omicidio. "Nell'agosto del 2008 - spiega Sajan George - tutte le chiese e i luoghi di culto cristiani dei villaggi di Fufugaon, Chandrasundi Pada e Narakunduliguda sono stati saccheggiati e bruciati. Spesso gli estremisti indù esibiscono la loro brutalità con la minoranza cristiana, in particolare quando si avvicina l'anniversario del terribile e brutale genocidio del Kandhamal".

Episodi analoghi a quello del medico sono già accaduti in passato, come la morte di Michael Nayak, la cui morte nel 2011 era stata archiviata come "incidente". Nel 2012 le autorità hanno riaperto il caso come omicidio.

Le violenze anticristiane avvenute nell'agosto 2008, ricorda "furono parte di una cospirazione orchestrata, che inoltre è stata sostenuta in pieno [dal governo] in Orissa".

 

 

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