03/12/2018, 11.20
PAKISTAN
Invia ad un amico

Pakistan, accusato di terrorismo il leader dei radicali islamici

Khadim Hussain Rizvi è il capo del partito radicale Tehreek-e-Labaik Pakistan che ha fomentato l’odio contro Asia Bibi. I leader del partito responsabili delle devastazioni di proprietà pubbliche rischiano la condanna all’ergastolo.

Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Khadim Hussain Rizvi, radicale islamico e leader del partito fondamentalista Tehreek-e-Labaik Pakistan (Tlp) è accusato di terrorismo e sommossa. Lo ha annunciato Fawad Chaudhry, ministro dell’Informazione in Pakistan, lo scorso primo dicembre. Il religioso islamico, arrestato dalla polizia pakistana lo scorso 23 novembre, è incolpato insieme ad altri esponenti del suo partito di aver fomentato l’odio in tutto il Paese, in seguito all’assoluzione di Asia Bibi, la donna cristiana scagionata dall’accusa di blasfemia.

Il ministro Chaudhry ha spiegato che l’arresto e il capo d’accusa sono dovuti alle violente proteste organizzate dal partito Tlp. In seguito alla lettura della sentenza d’assoluzione di Asia, Rizvi e altri radicali islamici hanno invitato alla ribellione contro il capo dell’esercito, ad assassinare i giudici della Corte suprema e etichettato il primo ministro Imran Khan come “figlio dei Giudei”. Tutte queste azioni, ha affermato il ministro, potrebbero portare “ad una condanna all’ergastolo”.

Per giorni i fondamentalisti hanno bloccato le principali città del Pakistan, dato vita a sit-in e cortei, impedito la circolazione delle macchine e dei mezzi di trasporto, bruciato copertoni e motociclette. Secondo le stime del governo, tutti i sospettati sono “direttamente coinvolti nella distruzione di proprietà dello Stato per un valore di 50 milioni di rupie [quasi 320mila euro, ndr]”.

Chaudhry ha rivelato che un totale di 2.899 persone sono state poste sotto custodia in Punjab; altre 139 nel Sindh; 126 manifestanti a Islamabad. Di questi arrestati, ha aggiunto, “ci sono anche tanti fermati” che non sono coinvolti nelle devastazioni. Tutti gli altri, “se dovessero essere dichiarati colpevoli dai tribunali, rischiano di passare il resto della vita in carcere”.

Per evitare che dalle maggiori città le proteste potessero propagarsi nelle campagne e da lì in ogni angolo del Paese, il primo ministro Khan è sceso a patti con il Tlp. L’accordo prevede la revisione della sentenza di assoluzione per Asia, che non può lasciare il Pakistan e rimane tutt’ora nascosta in una località segreta. Il ministro Chaudhry ha dichiarato infine che “il governo non si oppone alle manifestazioni per proteggere i diritti delle persone, ma lo Stato non può rimanere in silenzio nei confronti di proteste che violano i diritti e valicano i limiti posti dalla Costituzione e dalle leggi”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Arrestato Khadim Hussain Rizvi, istigatore dell’odio contro Asia Bibi
24/11/2018 09:52
Radicali islamici bloccano Islamabad, deputati continuino a giurare fedeltà a Maometto
14/11/2017 12:13
Rilasciato il fondamentalista che aizzava la folla contro Asia Bibi
15/05/2019 08:50
Imam pakistani: Dopo l’assoluzione di Asia Bibi, chiediamo la pace
30/01/2019 11:00
Asia Bibi è innocente: la Corte suprema respinge la petizione dei radicali islamici
29/01/2019 12:11


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”