27/11/2006, 00.00
PAKISTAN
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Pakistan: due cristiani condannati a 10 anni di carcere per "blasfemia"

di Qaiser Felix

Un tribunale di Faisalabad ha condannato i due cattolici per aver bruciato pagine del Corano, anche se non vi sono prove. Il legale che li difende: si tratta di un verdetto influenzato dagli estremisti islamici.

Faisalabad (AsiaNews) – Ancora due cattolici in carcere per presunte offese al Corano in Pakistan. La controversa legge sulla blasfemia, di cui la Chiesa chiede l'abrogazione, torna a colpire. Questa volta le vittime sono James Masih, 70 anni e Buta Masih, 65, residenti a Munir Park, Faisalabad, arrestati dalla polizia lo scorso 8 ottobre.

Lo scorso 25 novembre il giudice Muhammad Islam, della Corte anti-terrorismo di Faisalabad, ha giudicati i due colpevoli di aver bruciato pagine del Corano condannandoli a 10 anni di detenzione secondo la famigerata Sezione 295 B del Codice penale pakistano, anche conosciuta come legge sulla blasfemia. Per violazione alla Legge anti-terrorismo ai due è stata comminata anche una pena di 5 anni; visto, però, che inizieranno a scontare entrambe le pene in modo simultaneo, i due cristiani rimarranno in carcere per 10 anni complessivi. Inoltre il tribunale ha comminato ad  ognuno il pagamento di una multa di 25 mila rupie; se non riusciranno a pagare la somma stabilita i due rimarranno in carcere un anno in più.

Khalil Tahir, cattolico avvocato difensore dei due uomini, si dice "interdetto" dalla sentenza del giudice, in quanto "non ci sono prove evidenti contro i due uomini, che sembrano vittime di una resa dei conti privata". "Crediamo – denuncia il legale ad AsiaNews – che il verdetto sia il risultato di pressioni degli estremisti, per questo la Corte ha impiegato 4 giorni per prendere una decisione".

L'avvocato nota, inoltre, che la legge sulla blasfemia prevede l'ergastolo e la condanna a 10 anni è un "chiaro segno che il giudice ritiene i due uomini innocenti, ma ha dovuto emettere un verdetto di colpevolezza per accontentare gli estremisti islamici".

La difesa ha intenzione ora di fare appello all'Alta Corte di Lahore entro questa settimana.

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