Papa alle Pontificie Opere Missionarie: 'Siate lievito di concordia per tutti i popoli'
Leone XIV ha incontrato i partecipanti all'Assemblea Generale annuale, giunti da oltre 120 Paesi. Gratitudine per "la missione di evangelizzazione", come testimoniano i suoi "anni di ministero pastorale in Perù", ha ricordato Prevost. Le Opere promuovono lo "zelo apostolico tra le genti": "Superiamo i confini delle singole parrocchie, diocesi e nazioni, per condividere con ogni luogo e popolo la sublimità della conoscenza del Signore Gesù”.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Papa Leone XIV questa mattina ha incontrato i partecipanti all’Assemblea Generale annuale delle Pontificie Opere Missionarie, giunti a Roma da oltre 120 Paesi. L’udienza si è tenuta alle ore 10:30 presso la Sala Clementina nel Palazzo Apostolico Vaticano. Il pontefice in apertura ha espresso la sua gratitudine per il servizio “indispensabile per la missione di evangelizzazione della Chiesa”. Lo stesso che può testimoniare Prevost con i suoi “anni di ministero pastorale in Perù”, ha ricordato. “Le Pontificie Opere Missionarie sono effettivamente il ‘mezzo principale’ per risvegliare la responsabilità missionaria di tutti i battezzati e per sostenere le comunità ecclesiali nelle aree in cui la Chiesa è giovane”, ha aggiunto il Vescovo di Roma.
Le Pontificie Opere Missionarie sono - si legge nel loro sito - “una rete mondiale a servizio del Papa per sostenere la missione e le giovani Chiese con la preghiera e la carità”. Il loro carisma si colloca “nell’ampia visione di missio ad gentes e di rapporto tra chiesa locale e universale”. Esse sono quattro, tutte nate tra otto e novecento e divenute “pontificie” per volere di Pio XI, nel 1922. L’Opera della Propagazione della Fede nei territori di missione “fornisce aiuti a programmi pastorali e catechistici, alla costruzione di nuove chiese, all’assistenza sanitaria e alle necessità educative”, ha ricordato il papa. L’Opera dell’Infanzia Missionaria, invece, “sostiene programmi di formazione cristiana per i bambini”. L’Opera di San Pietro Apostolo, poi, “aiuta a coltivare le vocazioni missionarie, sia sacerdotali sia religiose”. E la Pontificia Unione Missionaria “si impegna a formare sacerdoti, religiosi e religiose e tutto il Popolo di Dio”, ha aggiunto.
Esse promuovono lo “zelo apostolico tra le genti” che è un tratto essenziale del “rinnovamento della Chiesa previsto dal Concilio Vaticano II”, ha aggiunto papa Leone XIV nel discorso preparato per l’occasione. Un impegno quanto mai necessario in un mondo "ferito dalla guerra, dalla violenza e dall’ingiustizia”, che necessita di “ascoltare il messaggio evangelico dell’amore di Dio”. Soprattutto oggi la Chiesa è quindi chiamata a essere “una Chiesa missionaria che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola… e che diventa lievito di concordia per l’umanità”, ha aggiunto, riprendendo le parole pronunciate la scorsa domenica alla Messa di inizio ministero petrino. “Dobbiamo portare a tutti i popoli, anzi a tutte le creature, la promessa evangelica di una pace vera e duratura”, ha detto. Il pontefice ha quindi ringraziato i presenti per promuovere la Giornata Missionaria Mondiale, nella penultima domenica di ottobre. E, rivolgendosi ai Direttori Nazionali, ha chiesto di “dare priorità alla visita nelle Diocesi, nelle Parrocchie e nelle comunità, aiutando così i fedeli a riconoscere l’importanza fondamentale delle missioni”.
In conclusione papa Leone XIV si è concentrato su due aspetti che caratterizzano le Pontificie Opere Missionarie: comunione e universalità. “Siete chiamate a coltivare e a promuovere ulteriormente tra i vostri membri la visione della Chiesa come comunione di credenti”, ha affermato Prevost menzionando il primo aspetto. “È infatti nella Trinità che tutte le cose trovano unità”. Parlando di questa “dimensione della vita e missione cristiana”, ha sottolineato: “Mi sta a cuore e si riflette nelle parole di Sant’Agostino che ho scelto per il mio servizio episcopale e per il mio ministero papale: In Illo uno unum”. “Cristo è il nostro Salvatore e in lui siamo uno, una famiglia di Dio, al di là della ricca varietà di lingue, culture ed esperienze”, ha aggiunto.
Sull’universalità papa Leone XIV ha detto che deriva proprio dalla consapevolezza della comunione. La “dimensione universale della missione di evangelizzazione della Chiesa e ci ispira a superare i confini delle singole parrocchie, diocesi e nazioni, per condividere con ogni luogo e popolo la sublimità della conoscenza del Signore Gesù”, ha detto. Una “rinnovata attenzione” a questi tue tratti rappresenta per Prevost il carisma delle Pontificie Opere Missionarie. Esso “dovrebbe ispirare il processo di rinnovamento degli statuti che avete avviato”, ha detto ai partecipanti all’udienza. E, riprendendo il motto del Giubileo - “Pellegrini di speranza” - ha aggiunto, prima di impartire al termine del discorso la Benedizione Apostolica: “Vorrei concludere incoraggiandovi a continuare a essere 'Missionari di speranza tra le genti’”.
03/06/2023 14:07
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