04/09/2005, 00.00
vaticano - anno dell'eucarestia
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Papa: Celebrare l'Eucarestia, imparando da Giovanni Paolo II

Benedetto XVI chiede a tutti i fedeli di prepararsi al Sinodo sull'Eucarestia. Un ricordo per le vittime dell'uragano Katrine. Il presidente di Cor Unum inviato nella zona del disastro. Preghiera anche per i morti di Baghdad, vittime del panico e degli attentati.

Castel Gandolfo (AsiaNews) – Una preghiera per i defunti e per i vivi; per le vittime e per chi porta soccorso nella tragedia che ha toccato gli Stati Uniti con l'uragano Katrine. All'Angelus il papa ha detto ai fedeli che egli ha inviato mons. Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, a portare "la testimonianza della mia solidarietà".

Prima dell'Angelus Benedetto XVI ha invece invitato tutti i fedeli a partecipare alla preparazione del Sinodo sull'Eucarestia che si celebrerà a Roma a partire dal 2 ottobre. L'assemblea sinodale concluderà l'Anno dell'Eucarestia, voluto da Giovanni Paolo II e continuato "con gioia" da Benedetto XVI per riaffermare "la centralità del Sacramento della presenza reale di Cristo nella vita della Chiesa e in quella di ogni cristiano".

Il papa ha anche ricordato la "devozione" e l' "adorante, silenziosa preghiera davanti al Tabernacolo" vissuta da Giovanni Paolo II fino alla fine dei suoi giorni, in cui ha unito "l'offerta della propria vita a quella di Cristo nella Messa che veniva celebrata accanto al suo letto".

Dopo la benedizione il papa ha anche ricordato i morti dell'incidente avvenuto a Baghdad, fuori della moschea di al Kadhimiyah, vittime di attentati e del panico.

Ecco le parole pronunciate dal Papa prima dell'Angelus:

Cari fratelli e sorelle!

L'Anno dell'Eucaristia si avvia ormai verso la sua fase conclusiva. Si chiuderà, nel prossimo mese di ottobre, con la celebrazione dell'Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi in Vaticano, che avrà come tema: "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa". Quest'Anno speciale dedicato al Mistero eucaristico è stato voluto dall'amato Papa Giovanni Paolo II per ridestare nel popolo cristiano la fede, lo stupore e l'amore verso questo grande Sacramento che costituisce il vero tesoro della Chiesa. Con quanta devozione egli celebrava la Santa Messa, centro di ogni sua giornata! E quanto tempo trascorreva in adorante, silenziosa preghiera davanti al Tabernacolo! Negli ultimi mesi la malattia lo ha assimilato sempre più a Cristo sofferente. Colpisce il pensiero che, nell'ora della morte, egli si sia trovato ad unire l'offerta della propria vita a quella di Cristo nella Messa che veniva celebrata accanto al suo letto. La sua esistenza terrena si è chiusa nell'Ottava di Pasqua, proprio nel cuore di quest'Anno eucaristico, nel quale si è compiuto il passaggio dal suo grande pontificato al mio. Con gioia pertanto, fin dall'inizio di questo servizio che il Signore mi ha chiesto, riaffermo la centralità del Sacramento della presenza reale di Cristo nella vita della Chiesa e in quella di ogni cristiano.

In vista dell'Assemblea sinodale di ottobre, i Vescovi che ne saranno membri, stanno esaminando lo "Strumento di lavoro" appositamente approntato. Chiedo però che l'intera Comunità ecclesiale si senta coinvolta in questa fase di preparazione immediata e vi partecipi con la preghiera e la riflessione, valorizzando ogni occasione, evento e incontro. Anche nella recente Giornata Mondiale della Gioventù moltissimi sono stati i riferimenti al mistero dell'Eucaristia. Ripenso, ad esempio, alla suggestiva Veglia di sabato sera, 20 agosto, a Marienfeld, che ha avuto il suo momento culminante nell'adorazione eucaristica: una scelta coraggiosa, che ha fatto convergere gli sguardi e i cuori dei giovani su Gesù presente nel Santissimo Sacramento. Ricordo inoltre che, durante quelle memorabili giornate, in alcune chiese di Colonia, di Bonn e di Düsseldorf si è tenuta l'adorazione continua, giorno e notte, con la partecipazione di molti giovani, che hanno potuto così scoprire insieme la bellezza della preghiera contemplativa!

Confido che, grazie all'impegno di Pastori e fedeli, in ogni comunità sia sempre più assidua e fervida la partecipazione all'Eucaristia. Vorrei quest'oggi, in particolare, esortare a santificare con gioia il "giorno del Signore", la Domenica, giorno sacro per i cristiani. Mi piace, in questo contesto, ricordare la figura di san Gregorio Magno, di cui abbiamo celebrato ieri la memoria liturgica. Quel grande Papa diede un contributo di portata storica alla promozione della liturgia nei suoi vari aspetti e, in particolare, alla conveniente celebrazione dell'Eucaristia. La sua intercessione, insieme con quella di Maria Santissima, ci aiuti a vivere in pienezza ogni domenica la gioia della Pasqua e dell'incontro con il Signore risorto".

Dopo la preghiera dell'Angelus il papa ha ricordato le vittime dell'uragano Katrine:

 

"In questi giorni siamo tutti addolorati per il disastro provocato da un uragano negli Stati Uniti d'America, specialmente a New Orleans. Desidero assicurare la mia preghiera per i defunti ed i loro familiari, per i feriti e i senzatetto, per gli ammalati, i bambini, gli anziani; benedico quanti sono impegnati nella difficile opera di soccorso e di ricostruzione. Al Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, ho dato incarico di recare alle popolazioni colpite la testimonianza della mia solidarietà".

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