24/01/2016, 12.22
VATICANO
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Papa: Evangelizzare i poveri è “la priorità”, non “assistenza sociale, tanto meno attività politica”

Prima dell’Angelus, papa Francesco ribadisce che evangelizzare i poveri è “la missione di Gesù” e “la missione della Chiesa e di ogni battezzato”. “Siamo fedeli al programma di Cristo?”. Una preghiera a Maria, che  “ci aiuti a sentire fortemente la fame e la sete del Vangelo che c’è nel mondo, specialmente nel cuore e nella carne dei poveri”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “L’evangelizzazione dei poveri, portare loro il lieto annuncio, è la priorità?”: è la domanda che papa Francesco ha posto ai fedeli radunati in piazza san Pietro per la recita dell’Angelus.

“Attenzione”, ha aggiunto, “non si tratta di fare assistenza sociale, tanto meno attività politica. Si tratta di offrire la forza del Vangelo di Dio, che converte i cuori, risana le ferite, trasforma i rapporti umani e sociali secondo la logica dell’amore. I poveri, infatti, sono al centro del Vangelo”.

Per la sua domanda, il papa ha preso lo spunto dal vangelo della domenica di oggi (III per Anno, C, Luca 4, 1-4.14-21) in cui Gesù applica a sé stesso le parole del profeta Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio» (Lc 4,18).

Il pontefice ha spiegato: “Evangelizzare i poveri: questa è la missione di Gesù; questa è anche la missione della Chiesa, e di ogni battezzato nella Chiesa. Essere cristiano ed essere missionario è la stessa cosa. Annunciare il Vangelo, con la parola e, prima ancora, con la vita, è la finalità principale della comunità cristiana e di ogni suo membro. Si nota qui che Gesù indirizza la buona novella a tutti, senza escludere nessuno, anzi privilegia i più lontani, gli emarginati, i malati.”.

“Ma che cosa significa evangelizzare i poveri? Significa avvicinarli, avere la gioia di servirli, liberarli dalla loro oppressione, e tutto questo nel nome e con lo Spirito di Cristo, perché è Lui il Vangelo di Dio, è Lui la Misericordia di Dio, è Lui la liberazione di Dio è Lui che si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà.  Il testo di Isaia, rafforzato da piccoli adattamenti introdotti da Gesù, indica che l’annuncio messianico del Regno di Dio venuto in mezzo a noi si rivolge in modo preferenziale agli emarginati, ai prigionieri, agli oppressi”.

“Probabilmente – ha aggiunto - al tempo di Gesù queste persone non erano al centro della comunità di fede. E ci domandiamo: oggi, nelle nostre comunità parrocchiali, nelle associazioni, nei movimenti, siamo fedeli al programma di Cristo? L’evangelizzazione dei poveri, portare loro il lieto annuncio, è la priorità? Attenzione: non si tratta di fare assistenza sociale, tanto meno attività politica. Si tratta di offrire la forza del Vangelo di Dio, che converte i cuori, risana le ferite, trasforma i rapporti umani e sociali secondo la logica dell’amore. I poveri, infatti, sono al centro del Vangelo”.

E ha concluso: “La Vergine Maria, Madre degli evangelizzatori, ci aiuti a sentire fortemente la fame e la sete del Vangelo che c’è nel mondo, specialmente nel cuore e nella carne dei poveri. E ottenga ad ognuno di noi e ad ogni comunità cristiana di testimoniare concretamente la grande misericordia che Cristo ci ha donato”.

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