21/10/2010, 00.00
VATICANO - COREA DEL SUD
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Papa: Seoul progredisca nella sua crescita economica attenta all’etica

Ricevendo il nuovo ambasciatore della Corea del Sud, Benedetto XVI dice che la crisi deve far riflettere sul necessario rapporto che economia e politica debbono avere con la morale. Il “ruolo pubblico” della Chiesa. La difesa della vita e della famiglia.
Città del Vaticano (AsiaNews) – La crisi economica di questi anni ha esacerbato “il pericolo che una rapida crescita economica trascuri troppo facilmente le considerazioni etiche, con il risultato che le componenti più povere della società tendono a essere escluse dal condividere la prosperità della nazione”. La necessità di coniugare etica ed economia, compito che la Chiesa nel suo “ruolo pubblico” non cessa di raccomandare, è stata ribadita oggi da Benedetto XVI nel discorso che ha rivolto al nuovo ambasciatore della Corea del Sud, Thomas Hong-soon Han, ricevuto per la presentazione delle credenziali. Il nuovo ambasciatore è stato per lungo tempo membro del Pontificio consiglio per i laici e il principale organizzatore del Congresso missionario dei laici a Seul, lo scorso settembre. Egli ha spesso collaborato anche con AsiaNews.
 
Come già nella Caritas in Veritate, il Papa ha evidenziato come la crisi possa essere anche un’occasione per “porre l’attenzione sulla necessità di rinnovare il fondamento etico di tutte le attività economiche e politiche”. In proposito, egli ha incoraggiato il governo coreano nel suo impegno a “garantire che la giustizia sociale e la preoccupazione per il bene comune crescano contemporaneamente alla prosperità materiale”, assicurando l’impegno della Chiesa coreana a collaborare a tale scopo con le autorità.
 
Quella di Corea, peraltro, come ha ricordato l’ambasciatore, è una Chiesa “fondata non dai missionari stranieri, ma dai fedeli laici coreani stessi e che si vanta del martirio di più di diecimila fedeli che hanno eroicamente offerto la loro vita per la grande causa di Dio nel 19mo secolo”. Una Chiesa alla quale il diplomatico ha riconosciuto “grande stima dal suo popolo per il contributo che essa ha dato alla modernizzazione e allo sviluppo del suo Paese, sempre in fedeltà al Magistero papale”.
 
Essa, nelle parole di Benedetto XVI, “aiuta a far crescere e promuove i valori della solidarietà e della fraternità che sono essenziali al bene comune di ogni comunità umana”. Per questo, la Chesa “ha un ruolo pubblico al di fuori e al di sopra delle sue attività caritatevoli e educative. E’ il ruolo di proclamare la verità del Vangelo che continuamente ci sfida a guardare al di là dello stretto pragmatismo e degli interessi di parte che possono condizionare le scelte politiche e a riconoscere gli obblighi che incombono su di noi per la dignità della persona umana, creata a immagine e somiglianza di Dio. Ciò richiede da parte nostra un chiaro impegno a difendere la persona umana in ogni sua fase, dal concepimento alla morte naturale, a promuovere una stabile vita familiare, secondo le norme del diritto naturale e a costruire la pace e la giustizia, ovunque ci sia conflittualità”.
 
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