11/09/2022, 12.50
VATICANO
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Papa: non chiudiamoci tra noi, avviciniamo chi si è allontanato dalla fede

All’Angelus Francesco ha invitato a pregare per il suo viaggio in Kazakistan, dove incontrarà gli altri leader religiosi per dialogare “animati dal comune desiderio di pace di cui il mondo è assetato”. Il ricordo di suor Maria De Coppi uccisa in Mozambico.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “Dio non è ‘tranquillo’ se ci allontaniamo da Lui”, si mette in movimento e ci viene a cercare. E chiede anche da noi di fare lo stesso con quanti si sono allontanati dalla vita cristiana. È il messaggio che papa Francesco oggi ha rivolto ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per la preghiera dell’Angelus.   

Commentando le tre parabole della misericordia proposte dalla liturgia di oggi (Lc 15,4-32) Francesco ha detto che “riassumono il cuore del Vangelo: Dio è un Padre che non esclude nessuno e ci viene a cercare ogni volta che siamo perduti”. I protagonisti di tutti e tre i racconti, in fondo, “potrebbero starsene tranquilli: al pastore manca una pecora, ma ne ha altre novantanove; alla donna una moneta, ma ne ha altre nove; e anche il Padre ha un altro figlio, ubbidente, a cui dedicarsi. Invece, nel loro cuore c’è l’inquietudine per quello che manca”.

“Così è Dio”, ha spiegato il pontefice. “È addolorato, freme nell’intimo; si mette in movimento per venirci a cercare, finché ci riporta tra le sue braccia. Il Signore non calcola le perdite e i rischi, ha un cuore di padre e di madre, soffre per la mancanza dei figli amati e sempre ci aspetta a braccia aperte, qualunque sia la situazione della vita in cui ci siamo perduti”.
Ma questa stessa inquietudine ci chiede anche di farla nostra, quando guardiamo a chi si è allontanato dalla vita cristiana. “Chi manca nelle nostre comunità - ha domandato il papa - ci manca davvero? Oppure stiamo bene tra di noi, tranquilli e beati nei nostri gruppi, senza nutrire compassione per chi è lontano?”. Di qui l’invito a riflettere sulle nostre relazioni: “Prego per chi non crede, per chi è lontano? Attiriamo i distanti attraverso lo stile di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza? Pensiamo a qualche persona che conosciamo, che sta accanto a noi e che magari non ha mai sentito nessuno che le dica: ‘Sai? Tu sei importante per Dio’”. 

Al termine dell'Angelus papa Francesco ha poi invitato a pregare per il viaggio apostolico che lo vedrà in Kazakistan nei prossimi giorni, dal 13 al 15 settembre. “Prenderò parte - ha spiegato - al Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali. Sarà un’occasione per incontrare tanti rappresentanti religiosi e dialogare da fratelli, animati dal comune desiderio di pace, di cui il nostro mondo è assetato”. A questo proposito ha ricordato anche la nuova missione che il cardinale Konrad Krajewski, prefetto del dicastero per il Servizio della carità, sta compiendo in Ucraina “per visitare varie comunità e testimoniare concretamente la vicinanza del Papa e della Chiesa”.

Il pontefice ha infine rivolto un pensiero a suor Maria De Coppi, la missionaria comboniana italiana uccisa a Chipene, in Mozambico, dove vive il suo apostolato da quasi sessant’anni: “ La sua testimonianza dia forza e coraggio ai cristiani e a tutto il popolo mozambicano”.

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