21/04/2013, 00.00
VATICANO
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Papa: ordina 10 nuovi sacerdoti, "con la parola e l'esempio edificate la casa di Dio, che è la Chiesa"

Nella Giornata di preghiera per le vocazioni, Francesco dice che "a volte Gesù ci chiama, ci invita a seguirlo, ma forse succede che non ci rendiamo conto che è Lui". Un invito a pregare "per le vittime e per quanti sono nella sofferenza a causa del violento sisma" in Cina e "per la riconciliazione e la pace" in Venezuela.

Città del Vaticano (AsiaNews) - "Con la parola e l'esempio edificate la casa di Dio, che è la Chiesa", è il mandato che papa Francesco ha dato, stamattina, ai 10 nuovi sacerdoti della diocesi di Roma che ha ordinato nella basilica di san Pietro. Ai presbiteri il Papa chiede dunque testimonianza e fedeltà alla missione: "consapevoli di essere stati scelti fra gli uomini e costituiti in loro favore per attendere alle cose di Dio esercitate in letizia e in carità sincera l'opera sacerdotale di Cristo, unicamente intenti a piacere a Dio e non a voi stessi. Siete pastori, non funzionari! Siete mediatori, non intermediari".

Celebrazione solenne, nella odierna 50ma Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che ha per tema "Le vocazioni segno della speranza fondata sulla fede", ma segnata anche da un momento "privato", del vescovo con gli ordinandi. Prima della messa, infatti, Francesco, proseguendo in una tradizione che aveva a Buenos Aires, ha voluto pregare con loro, in sacrestia, raccomandandoli alla Madonna.

Della Giornata, Francesco ha parlato anche alle 70mila persone riunite in piazza san Pietro per la recita del Regina Caeli. E dopo la recita della preghiera mariana ha parlato anche di Cina e Colombia, invitando a pregare "per le vittime e per quanti sono nella sofferenza a causa del violento sisma" che ha colpito la Cina meridionale e  "per la riconciliazione e la pace". "Invito - ha aggiunto - il caro popolo venezuelano, in modo particolare i responsabili istituzionali e politici, a rigettare con fermezza qualsiasi tipo di violenza e a stabilire un dialogo basato sulla verità, nel mutuo riconoscimento, nella ricerca del bene comune e nell'amore per la nazione".

In precedenza, commentando il passo evangelico del Buon pastore, là dove dice: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo una cosa sola», il Papa ha sottolineato che "in questi quattro versetti c'è tutto il messaggio di Gesù, c'è il nucleo centrale del suo Vangelo: Lui ci chiama a partecipare alla sua relazione con il Padre, e questa è la vita eterna. Gesù vuole stabilire con i suoi amici una relazione che sia il riflesso di quella che Lui stesso ha con il Padre: una relazione di reciproca appartenenza nella fiducia piena, nell'intima comunione. Per esprimere questa intesa profonda, questo rapporto di amicizia Gesù usa l'immagine del pastore con le sue pecore: lui le chiama ed esse riconoscono la sua voce, rispondono al suo richiamo e lo seguono. E' bellissima questa parabola! Il mistero della voce è suggestivo: fin dal grembo di nostra madre impariamo a riconoscere la sua voce e quella del papà; dal tono di una voce percepiamo l'amore o il disprezzo, l'affetto o la freddezza. La voce di Gesù è unica! Se impariamo a distinguerla, Egli ci guida sulla via della vita, una via che oltrepassa anche l'abisso della morte".

"Ma Gesù a un certo punto dice, riferendosi alle sue pecore: «Il Padre mio, che me le ha date...». Questo è molto importante, è un mistero profondo, non facile da comprendere: se io mi sento attratto da Gesù, se la sua voce riscalda il mio cuore, è grazie a Dio Padre, che ha messo dentro di me il desiderio dell'amore, della verità, della vita, della bellezza... e Gesù è tutto questo in pienezza! Questo ci aiuta a comprendere il mistero della vocazione, specialmente delle chiamate ad una speciale consacrazione. A volte Gesù ci chiama, ci invita a seguirlo, ma forse succede che non ci rendiamo conto che è Lui, proprio come è capitato al giovane Samuele. Ci sono molti giovani oggi, qui in Piazza. Vorrei chiedervi: qualche volta avete sentito la voce del Signore che attraverso un desiderio, un'inquietudine, vi invitava a seguirlo più da vicino? Avete avuto voglia di essere apostoli di Gesù? La giovinezza bisogna metterla in gioco per grandi ideali. Domanda a Gesù che cosa vuole da te e sii coraggioso! Dietro e prima di ogni vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata, c'è sempre la preghiera forte e intensa di qualcuno: di una nonna, di un nonno, di una madre, di un padre, di una comunità... Ecco perché Gesù ha detto: «Pregate il signore della messe - cioè Dio Padre - perché mandi operai nella sua messe!». Le vocazioni nascono nella preghiera e dalla preghiera; e solo nella preghiera possono perseverare e portare frutto. Mi piace sottolinearlo oggi, che è la "Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni". Preghiamo in particolare per i nuovi Sacerdoti della Diocesi di Roma che ho avuto la gioia di ordinare stamani".

"Questi nostri fratelli e figli - aveva detto durante l'ordinazione - sono stati chiamati all'ordine del presbiterato. Riflettiamo attentamente a quale ministero saranno elevati nella Chiesa". Il Signore, solo Sommo Sacerdote del Nuovo Testamento, vuole scegliere alcuni perché, "esercitando pubblicamente nella Chiesa in suo nome l'officio sacerdotale a favore di tutti gli uomini", continuino "la sua personale missione di maestro, sacerdote e pastore". Come, infatti, per questo "Egli era stato inviato dal Padre, così Egli inviò a sua volta nel mondo prima gli apostoli e poi i vescovi e i loro successori, ai quali - infine - furono dati come collaboratori i presbiteri, che - ad essi uniti nel ministero sacerdotale - sono chiamati al servizio del popolo di Dio". Configurati a Cristo, essi "saranno consacrati come veri sacerdoti del Nuovo Testamento e a questo titolo che li unisce nel sacerdozio al loro vescovo, saranno predicatori del Vangelo, pastori del Popolo di Dio e presiederanno le azioni di culto, specialmente nella celebrazioni del sacrificio del Signore".

E rivolgendosi agli ordinandi, "dispensate a tutti quella Parola di Dio che voi stessi avete ricevuto con gioia. Ricordate le vostre mamme, le vostre nonne, i vostri catechisti, che vi hanno dato la Parola di Dio, la fede.... Quel dono della fede". "Vi hanno trasmesso questo dono della fede. Leggete e meditate assiduamente la Parola del Signore, per credere ciò che avete letto, per insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato". E ricordate che "la Parola di Dio non è proprietà vostra: è Parola di Dio. E la Chiesa è la custode della Parola di Dio". Sia, dunque, "nutrimento al Popolo di Dio la vostra dottrina; gioia e sostegno ai fedeli di Cristo il profumo della vostra vita, perché con la parola e l'esempio edificate la casa di Dio, che è la Chiesa". Così "voi continuerete l'opera santificatrice di Cristo", mediante il vostro ministero.

"Il sacrificio spirituale dei fedeli - ha aggiunto - viene reso perfetto, perché congiunto al sacrificio di Cristo, che per le vostre mani, in nome di tutta la Chiesa, viene offerto in modo incruento sull'altare della celebrazione dai Santi Misteri". "Riconoscete, dunque, ciò che fate, imitate ciò che celebrate, perché partecipando al ministero della morte e Resurrezione del Signore, portiate la morte di Cristo nelle vostre membra e camminiate con Lui in novità di vita". "Aggregherete nuovi fedeli al Popolo di Dio. Con il sacramento della Penitenza rimetterete i peccati nel nome di Cristo e della Chiesa". E "vi chiedo in nome di Cristo e della Chiesa, per favore, non vi stancate di essere misericordiosi. Con l'olio santo darete sollievo agli infermi e anche agli anziani: non abbiate vergogna di avere tenerezza con gli anziani... Celebrando i sacri riti e innalzando nelle varie ore del giorno la preghiera di lode e di supplica, vi farete voce del Popolo di Dio e dell'umanità intera".
"Impegnatevi - è stata l'ultima raccomandazione - a unire i fedeli in un'unica famiglia per condurli a Dio Padre per mezzo di Cristo nello Spirito Santo. Abbiate sempre davanti agli occhi l'esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito, ma per servire e per cercare di salvare ciò che era perduto".

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