04/10/2006, 00.00
VATICANO
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Papa: si può testimoniare la fede anche senza compiere opere sensazionali

Benedetto XVI all'udienza generale illustra la figura di San Bartolomeo. "La nostra conoscenza di Gesù ha bisogno soprattutto di una esperienza viva".

Città del Vaticano (AsiaNews) – La fede può essere testimoniata anche senza il compimento di opere sensazionali, ma ha bisogno del personale coinvolgimento. Catechesi completamente spirituale, oggi, per la prima udienza generale di Benedetto XVI al suo rientro da Castel Gandolfo, e dedicata all'apostolo "Natanaele-Bartolomeo".

Ombrelli multicolori per le 40mila persone presenti in piazza San Pietro in una giornata segnata da qualche spruzzo di pioggia e una leggera raucedine per Benedetto XVI, che appare sorridente e in buone condizioni.

"La figura di san Bartolomeo – dice il Papa, che continua ad illustrare le figure di coloro che erano più vicini a Gesù - pur nella scarsità delle informazioni che lo riguardano, resta comunque davanti a noi per dirci che l'adesione a Gesù può essere vissuta e testimoniata anche senza il compimento di opere sensazionali: straordinario è e resta Gesù stesso, a cui ciascuno di noi è chiamato a consacrare la propria vita e la propria morte".

Dalla vicenda di Bartolomeo – del quale Benedetto XVI ha ricordato anche l'immagine con la pelle in mano nel Giudizio universale della Sistina – il Papa ha proposto due indicazioni fondamentali: che "la libertà di Dio sorprende le nostre attese facendosi trovare proprio là dove non ce lo aspetteremmo" e che "nel nostro rapporto con Gesù non dobbiamo accontentarci delle parole".  Come mostrano le parole di Filippo a Natanaele "vieni e vedi", Papa Ratzinger ha evidenziato che "la nostra conoscenza di Gesù ha bisogno soprattutto di una esperienza viva: la testimonianza di qualcuno è certamente importante, perché comincia con l'annuncio che arriva fino a noi attraverso uno o più testimoni, ma poi dobbiamo essere noi stessi a venire coinvolti in una relazione più personale". E non si deve mai "perdere di vista né l'una né l'altra" delle dimensioni divina e umana di Gesù: "se – ha sottolineato - proclamiamo di Gesù soltanto la dimensione celeste rischiamo di farne un essere etereo e evanescente e se al contrario riconosciamo soltanto la sua collocazione nella storia finiamo per trascurare la sua dimensione divina che propriamente lo qualifica".

Prima dell'udienza, il Papa ha benedetto, alle fondamenta della basilica di San Pietro, una statua dedicata a santa Genoveffa Torres Morales.

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