25/02/2014, 00.00
IRAQ
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Patriarca caldeo: Quaresima, “preghiera e digiuno” per la pace e il futuro dei cristiani in Iraq

di Mar Louis Raphael I Sako
Nel messaggio ai fedeli per il mercoledì delle Ceneri sua Beatitudine Mar Louis Raphael I Sako auspica una “vera riconciliazione” politica e sociale. Si rivolge alle istituzioni perché stabiliscano “sane regole” di incontro e confronto. Egli rilancia infine l’impegno a “costruire ponti” con i "nostri fratelli musulmani".

Baghdad (AsiaNews) - La Quaresima è "un tempo forte di preghiera e di digiuno" per promuovere un futuro migliore del nostro Paese, della regione Mediorientale, e per mettere fine all'esodo dei cristiani dall'Iraq. Nel suo messaggio ai fedeli in occasione del Mercoledì delle Ceneri, sua Beatitudine Mar Louis Raphael I Sako rilancia l'impegno alla pace, al dialogo e all'integrazione fra le diverse anime della nazione.

Il Patriarca dei caldei auspica che di fronte ai "conflitti sanguinosi e alla violenza" il digiuno e la preghiera possano realizzare "una vera riconciliazione" per "uscire da questa situazione angosciante". Sua Beatitudine invita inoltre i responsabili delle istituzioni a "stabilire sane regole" di incontro e confronto e "aprire una nuova pagina" partendo "dalle prossime elezioni", perché il Paese possa trovare "pace e sicurezza". E rilancia infine l'impegno a "costruire ponti" con i fratelli Musulmani.

Ecco, di seguito, il messaggio per la Quaresima di Mar Sako:

Carissimi fratelli e sorelle, 

Digiuniamo e preghiamo per il futuro del nostro paese e della regione. Digiuniamo e preghiamo affinché i cristiani non emigrino dall'Iraq.

Colgo l'occasione della Quaresima per auguravi un tempo forte di preghiera, per una vera conversione e per vivere la carità nel concreto. La Quaresima è un tempo privilegiato per partecipare al mistero Pasquale e unirsi a Cristo.

Di fronte ai conflitti sanguinosi e alla violenza in molte città del nostro paese e della regione, e lo sradicamento di molte famiglie dalle loro città e dalle loro case, vorrei che dedicaste questo tempo forte di digiuno e preghiera, per un futuro migliore del nostro Paese, della regione (Siria e Libano), e per realizzare una vera riconciliazione fra tutti i politici, e rinnovare la fiducia tra di loro, per uscire da questa situazione angosciante.

I responsabili devono stabilire sane regole di incontro e aprire una nuova pagina, a partire dalle prossime elezioni, affinché il Paese possa trovare la pace e la sicurezza, per il bene di tutti i cittadini, perché l'Iraq possa occupare il suo posto a livello regionale e internazionale.

Vi chiedo allo stesso tempo di digiunare e di pregare, perché i cristiani non emigrino dall'Iraq. La nostra identità cristiana è radicata nel profondo della storia e della geografia irakene, e questo da duemila anni. Le nostre radici e le nostre sorgenti limpide si trovano nel nostro Paese; se lo lasciamo, saremo privati delle nostre origini.

Perseverare e sperare è un'espressione della fedeltà piena alla nostra fede e alla nostra patria. Non bisogna ascoltare quelli che vi incantano o quelli che vi fanno paura. Questi non vogliono il vostro bene. Noi siamo qui, per volontà di Dio, e rimaniamo qui con la sua grazia per costruire ponti e collaborare con i nostri fratelli musulmani per lo sviluppo del nostro Paese, affinché torni a essere una terra di beni e di glorie.

Dunque, approfittiamo della Quaresima di quest'anno per diffondere la cultura dell'amore, del perdono e della pace, perché tutti vivano nella libertà e dignità.

Buona Quaresima a tutti!

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