Per salvare l’economia del Nord, ripartono le gite “intercoreane”
Le visite turistiche fra i due Paesi della penisola si erano fermate nel 2008, dopo l’uccisione di una turista di Seoul ad opera di una guardia di confine del Nord. L’Onu chiede di inserire nella trattativa anche la questione nucleare.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Per cercare di rianimare la disperata economia nordcoreana, i vertici delle due nazioni della penisola si sono riuniti oggi per trovare alcune soluzioni. Fra quelle accettate c’è la ripresa delle visite turistiche attraverso il confine, che Seoul aveva fermato circa due anni fa.
Le gite, dirette soprattutto al famoso monte Kumgang, avevano permesso a Pyongyang di guadagnare milioni di dollari; ma l’uccisione di una turista del Sud, avvenuta nel 2008 per mano di un soldato del Nord, avevano costretto le autorità a bloccare a tempo indeterminato.
Chun Hae-sung, portavoce del ministero sudcoreano dell’Unificazione, spiega: “Avevamo chiesto di poter condurre un’indagine sull’accaduto, ma ci è stato negato. Il governo del Nord sostiene di aver già fatto giustizia”. In ogni caso, aggiunge Chun, “la riunione è iniziata soltanto dopo aver reso omaggio alla vittima”.
Per ridare vita al turismo, Seoul ha chiesto al regime di Kim Jong-il delle “vere garanzie” per la sicurezza dei propri cittadini. Lo stesso ministro dell’Unificazione Hyun In-taek ha dato mandato alla propria delegazione di trattare “con fermezza” l’argomento.
I dialoghi sono durati soltanto 45 minuti, ma i due governi hanno intenzione di riprenderli al più presto. Le Nazioni Unite, però, hanno chiesto a Seoul di trattare “soltanto se Pyongyang decide di affrontare anche la questione del nucleare”, tuttora in stallo.
Vedi anche