09/07/2014, 00.00
INDONESIA
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Presidenziali in Indonesia: Jokowi in testa, scarto minimo. Subianto annuncia battaglia

di Mathias Hariyadi

L’ex governatore di Jakarta sarebbe in vantaggio con poco più del 52% delle preferenze; il rivale, l’ex generale Subianto, si fermerebbe al 47%. I risultati ufficiali attesi per il 22 luglio, ma non si escludono già ora ricorsi alla Corte costituzionale. Alle urne 190 milioni di aventi diritto; il 30% per la prima volta ad eleggere il capo di Stato.

Jakarta (AsiaNews) - Il governatore uscente di Jakarta Joko "Jokowi" Widodo, 53 anni, sarebbe in vantaggio sul proprio rivale, l'ex generale Prabowo Subianto (62), e seppur con un margine "ristretto" potrebbe aggiudicarsi la corsa alle presidenziali in Indonesia. È quanto emerge dagli exit poll e delle prime proiezioni non ufficiali, in base alle quali il prossimo capo di Stato dovrebbe essere proprio l'astro nascente della politica nazionale. Una figura giovane, moderata, lontana dal malaffare e dalla corruzione dilagante, anche se viene accusato dai critici di non manifestare attaccamento e devozione profonda verso l'islam: Forse anche per questo, nei giorni scorsi il candidato alla poltrona più alta del Paese ha compiuto il pellegrinaggio minore alla Mecca, chiudendo in modo ideale proprio nella città santa per i musulmani la sua campagna elettorale. 

L'Indonesia è la nazione musulmana più popolosa al mondo, oltre che la terza democrazia per numero di abitanti, e il voto della componente islamica risulta fondamentale per succedere al presidente uscente Susilo Bambang Yudhoyono, in carica per due mandati. E il voto si è tenuto proprio in concomitanza con il Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera per l'islam. 

Alle 7 del mattino è iniziata l'operazione di voto, che si è conclusa all'una del pomeriggio ora locale secondo i tre diversi fusi orari che attraversano l'arcipelago indonesiano dall'estremità est alla punta occidentale di Aceh. Sono oltre 190 milioni gli aventi diritto di voto, il 30% dei quali si sono recati per la prima volta alle urne per eleggere il proprio presidente. Circa 480mila i seggi sparsi sul territorio, fra imponenti misure di sicurezza per scongiurare il pericolo di attentati o violenze. Nella sola Jakarta le autorità hanno stanziato almeno 22.300 poliziotti. 

Dai primi risultati - su un campione del 90% dei seggi scrutinati - emerge che la coppia Jokowi-Jusuf Kalla si aggiudica la corsa alle presidenziali con il 52,82% delle preferenze, mentre i rivali Prabowo Subianto assieme al vice Hatta Radjasa si fermerebbero al 47,18%. I risultati definitivi della Commissione elettorale (Kpu) verranno pubblicati il prossimo 22 luglio, ma ricorsi e contestazioni alla Corte costituzionale potrebbero allungare ulteriormente i tempi della proclamazione ufficiale. 

Rivolgendosi ad alcune centinaia di sostenitori dal comitato elettorale nel centro di Jakarta, l'ex governatore Jokowi (nella foto al momento del voto) si è detto emozionato e ha voluto inviare un ringraziamento non solo a quanti lo hanno sostenuto, ma a tutta la società indonesiana nel suo complesso. "Grazie a tutti da Sabang a Merauke, ai volontari e a tutti gli alleati politici che mi hanno aiutato nella corsa al Palazzo presidenziale". Egli ha citato non a caso Sabang e Merauke, rispettivamente la punta orientale e occidentale dell'arcipelago indonesiano e simboli ideali della sua vastità, varietà e complessità. Jokowi ha inoltre chiesto ai propri sostenitori di "vigilare" sulla sicurezza del voto, per impedire brogli o manomissioni a urne chiuse prima della dichiarazione ufficiale. 

Il rivale, l'ex generale Subianto, rappresentante della "vecchia guardia" e vicino alla classe dirigente per decenni al potere, non intende ammettere (al momento) la sconfitta e annuncia battaglia. Del resto la differenza fra i due candidati è minima e secondo analisti ed esperti di politica locale si tratterebbe della vittoria con il margine inferiore, se si considerano le tre tornate elettorali con elezione diretta del capo dello Stato. 

Il mandato del prossimo presidente indonesiano verrà inaugurato con una solenne cerimonia ufficiale il prossimo 20 ottobre; nelle due settimane successive si procederà alla nomina del nuovo esecutivo e dei ministri. 

 

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