14/01/2013, 00.00
RUSSIA-VATICANO
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Putin nomina l'ex ministro della Cultura a nuovo ambasciatore presso la Santa Sede

di Nina Achmatova
Alexander Avdeev è ritenuto negli ambienti politici un "devoto" ortodosso. Secondo il Patriarcato di Mosca la sua esperienza di ambasciatore in Francia lo ha reso un esperto dei rapporti tra Stato e Chiesa.

Mosca (AsiaNews) - Un "devoto" cristiano ortodosso e un profondo conoscitore della Chiesa cattolica, nonché diplomatico di lungo corso. Così negli ambienti ecclesiastici e politici in Russia viene descritto Alexander Avedeev, 66 anni, nuovo ambasciatore presso la Santa Sede. Il presidente Vladimir Putin ha firmato il decreto, con cui lo nomina ufficialmente rappresentante diplomatico in Vaticano e all'Ordine di Malta, succedendo a Nikolai Sadchikov, il cui mandato era in scadenza. Sadchikov è stato il primo ambasciatore della Federazione russa in Vaticano, dopo che nel 2009 erano state stabilite piene relazioni diplomatiche tra i due Stati. La candidatura di Avdeev era stata già approvata a ottobre scorso dal Consiglio della Federazione - il Senato russo - e aspettava solo il via libera di Putin.

Avdeev ha iniziato la sua carriera al ministero degli Esteri, durante l'Unione sovietica con un incarico alla rappresentanza diplomatica di Annaba in Algeria, nel 1968. Sempre durante l'Urss ha lavorato all'ambasciata di Parigi, dove ha fatto ritorno come ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa, dal 2002 al 2008, anno in cui è stato chiamato al ministero della cultura nell'allora governo Putin. Dal 1998 al 2002, ha ricoperto la carica di primo viceministro degli Esteri e nei circoli diplomatici lo ritraggono come un "devoto" cristiano ortodosso.
Tra gli obiettivi principali del suo mandato al dicastero della Cultura aveva indicato la restaurazione dei valori morali tradizionali russi. Secondo alcuni commentatori stranieri, proprio Avdeev ha contribuito a rendere più esplicita l'equazione tra cultura russa e ortodossia. "La cultura russa fiorirà e rimarrà al centro dell'idea nazionale solo se sarà in stretto dialogo con la Chiesa russo-ortodossa, se capirà che i valori storici e spirituali sono entrambi sacri", aveva dichiarato al sito RusskyMir nel 2009. Parlando col quotidiano Izvestia, l'igumeno Filaret (Bulekov), vice presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, lo ha definito una persona "molto competente nei rapporti tra Stato e Chiesa", esperienza - a suo dire - maturata durante il lavoro in Francia. L'igumeno ha auspicato che il nuovo ambasciatore stabilisca "buoni contatti" con le parrocchie ortodosse in Italia, soprattutto con quella di Santa Caterina a Roma, "che dialoga costantemente con i rappresentanti della Chiesa cattolica".

Oltre al dialogo interreligioso ed ecumenico tra le due Chiese sorelle, Avdeev dovrà affrontare - a detta di Izvestia - tematiche quali la pace in alcuni dei luoghi più delicati del mondo, la difesa dei diritti delle minoranze religiose e la preoccupante situazione dei cristiani in Medio Oriente e in Africa settentrionale. 

 

 

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