28/05/2021, 13.50
FILIPPINE-A. SAUDITA
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Quarantena Covid addebitata ai migranti: Manila ferma le partenze per Riyadh

Scontro fra le autorità saudita  e quelle filippine sui costi dei tamponi e sull'isolamento imposto anche per chi a Manila si è sottoposto al vaccino cinese. Una "tassa" nascosta che andrebbe a colpire migliaia di lavoratori filippini nel Paese.  

Manila (AsiaNews) - A causa di uno scontro sui protocolli anti-Covid, il governo delle Filippine ha decretato oggi un blocco temporaneo delle partenze dei propri cittadini per l'Arabia Saudita. A far scattare la misura sono state le segnalazioni giunte da Riyadh: ai lavoratori filippini che giungono nel Paese vengono addebitate le spese per il tampone e la quarantena obbligatoria di 7 giorni in un Covid hotel. Queste misure sono imposte  a quanti non si sono sottoposti a uno dei vaccini riconosciuti dalle autorità sanitarie locali. Ad aggravare la situazione è il fatto che tra questi vaccini non figura il Sinovac, il vaccino cinese, che è quello finora più utilizzato nelle Filippine.

Già da alcuni giorni il dipartimento per le migrazioni di Manila ha preso contatti con le autorità saudite per trovare una soluzione. Il dipartimento aveva anche chiesto alle agenzie filippine di reclutamento dei lavoratori di farsi carico di queste spese. Ma non essendo le autorità riuscite a sbloccare la situazione, oggi hanno disposto il blocco delle partenze, come misura di pressione. L'Arabia Saudita resta infatti la più importante destinazione per i migranti filippini che cercano lavoro all'estero: secondo i dati più aggiornati del governo di Manila sono circa 500mila quelli che al presente lavorano nel Paese, soprattutto come domestici, cuochi o operai. Questo ulteriore “dazio” legato al Covid-19 andrebbe ad aggiungersi alle durissime condizioni di lavoro loro riservate, che in alcuni casi arrivano ad assomigliare a forme di schiavitù nascosta.

A suscitare malumore a Manila è stato però anche il fatto che il provvedimento del governo è giunto all'improvviso, senza che le compagnie aeree fossero state allertate. Per questo motivo all'aeroporto internazionale Aquino 403 passeggeri filippini che avevano già compiuto il check-in per due voli delle Philippines Airlines con destinazione Riyadh e Dammam, sono stati bloccati al controllo passaporti e non autorizzati a salire a bordo. I due aerei sono comunque decollati vuoti per permettere i voli di ritorno ai passeggeri filippini in attesa in Arabia Saudita.

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