11/06/2015, 00.00
MALAYSIA
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Sabah: carcere e processo per i turisti occidentali nudi sul monte Kinabalu

La vicenda risale al 30 maggio scorso e, secondo le credenze tribali della zona, avrebbe causato il sisma del 5 giugno, in cui sono morte 18 persone. I turisti sono accusati di disturbo della quiete pubblica; altre sei persone sono tuttora ricercate. Il giudice ha ordinato altri quattro giorni di custodia cautelare, in attesa della chiusura delle indagini.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - Sono comparsi oggi davanti ai giudici dello Stato di Sabah i quattro turisti occidentali, parte di un gruppo più ampio, accusati di aver scattato foto nudi, sulla vetta del monte Kinabalu, una delle vette più famose della Malaysia. Secondo le autorità di Kuala Lumpur due cittadini canadesi, un britannico e un olandese potrebbero essere incriminati per disturbo della quiete pubblica. Altre sei persone coinvolte nella vicenda, avvenuta il 30 maggio scorso, sarebbero tuttora ricercate dalle forze di polizia. 

Nei giorni successivi alla vicenda, il monte Kinabalu è stato colpito da un terremoto (5 giugno) di magnitudo 6, che ha causato la morte di 18 persone fra cui anche bambini. Secondo un alto funzionario del governo malaysiano, a causare il sisma sarebbe stato proprio il gesto dei quattro turisti che avrebbe “offeso lo spirito della montagna”, considerata sacra.

Le foto nude dei 10 turisti hanno fatto il giro del web e dei social media, facendo infuriare la popolazione locale. La vetta, patrimonio Unesco e popolare meta per le arrampicate, è considerata sacra dal gruppo tribale malaysiano Kadazan Dusu, secondo cui essa è un luogo di riposo degli spiriti. Sono gli stessi tribali a guidare i turisti nelle scalate, chiedendo loro di rispettarne lo spirito evitando di urlare o compiere atti che possano disturbarne la quiete. 

In un tweet il ministro provinciale del turismo di Sabah Masidi Manjun conferma l’avvio di una azione legale nei confronti dei quattro stranieri, che per i prossimi quattro giorni resteranno sotto custodia cautelare in carcere. Il loro legale ha chiesto che siano separati dagli altri detenuti, nel timore di ritorsioni e vendette. Essi sono anche accusati di aver urinato sulle pendici della montagna sacra. 

Nelle ore successive al sisma, gruppi di internauti in Malaysia e funzionari di Sabah hanno concentrato la loro attenzione sulle foto di nudo scattate sul monte, sostenendo che questa azione avrebbe urtato la sensibilità degli spiriti e originato il terremoto. Tuttavia, lo stesso Masidi afferma anche che l’idea di un nesso fra le foto e il sisma è frutto di un “fraintendimento”. “Non ho mai detto - sottolinea - che essi hanno causato il sisma, ma le loro azioni hanno ferito i sentimenti della grande popolazione tribale di Sabah”. 

Presto si dovrebbe tenere un rituale di purificazione interreligioso alla montagna, che coinvolgerà musulmani (grande maggioranza in Malaysia), cristiani e leader tribali. 

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