17/09/2018, 14.47
VATICANO
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Santa Sede: Armi nucleari dannose per salute, ambiente, povertà

Alla 62ma Conferenza internazionale dell’Aiea, mons. Gallagher apprezza gli sforzi dell’organismo Onu verso l’Iran e la Corea del Nord. Occorre un bando totale alle armi nucleari, contro “incontrollato rilascio di materiali radioattivi direttamente nell’ambiente” e per non deviare dalle “ priorità reali dell’umanità sofferente”. Una “task force” sui cambiamenti climatici e il varo di strategie per la cura del cancro.

Vienna (AsiaNews) – La Santa Sede sostiene le iniziative dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) nella “prevenzione della proliferazione nucleare” e nella “promozione del disarmo nucleare”, nel cercare di salvaguardare la salute delle persone, l’ambiente e sollevare i popoli dalla povertà. È quanto ha detto oggi mons. Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, durante la 62ma Conferenza internazionale dell’Aieia, in svolgimento nella capitale austriaca.

Mons. Gallagher ha elogiato l’impegno dell’Aiea nei confronti dell’Iran, che con il suo monitoraggio, “offre un elemento indispensabile per accertare se tutto il materiale nucleare viene utilizzato per fini pacifici”. E ha sottolineato la necessità di entrare in dialogo con la Corea del Nord sul suo programma nucleare, che “che minaccia l’integrità del regime di non proliferazione”, mettendo in chiaro che “non esiste una soluzione militare a questa minaccia”.

La Santa Sede, come molti Paesi nel mondo, vuole “il bando totale dei test nucleari”. Questi, ha detto, “comportano il sostanziale e incontrollato rilascio di materiali radioattivi direttamente nell’ambiente. Hanno generato la dose cumulativa più grande di radiazioni prodotte dall’uomo finora rilasciate sulle popolazioni e l’ambiente globale”. “Per questo – ha precisato - sosteniamo che le armi nucleari sono armi di distruzione di massa e ambientale”.

Oltre all’ambiente, l’escalation nucleare mina la povertà delle nazioni. Citando papa Francesco, mons. Gallagher ha ribadito che la corsa agli armamenti, non solo nucleari e al loro ammodernamento “rappresentano una considerevole voce di spesa per le nazioni, al punto da dover mettere in secondo piano le priorità reali dell’umanità sofferente: la lotta contro la povertà, la promozione della pace, la realizzazione di progetti educativi, ecologici e sanitari e lo sviluppo dei diritti umani”.

Per questo il segretario vaticano ha espresso apprezzamento per alcuni sviluppi dell’impegno dell’Aiea nel costituire una “task force interdipartimentale sui cambiamenti climatici” e “nello sviluppo di strategie per il Programma di azione per la terapia contro il cancro (Pact)”.

“La Santa Sede – ha concluso - ricorda l’urgente necessità di un’etica moderna globale della responsabilità, della solidarietà e della sicurezza cooperativa, che deve prendere il posto dei vecchi modi di pensare, tanto spesso guidati dall’interesse proprio e dalla diffidenza. Dobbiamo riconoscere che la nostra pace e sicurezza in ultima analisi dipendono dalla pace e sicurezza altrui”.

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