07/01/2020, 13.01
BANGLADESH
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Scuola cattolica di St. Nicholas, da 100 anni al servizio del Bangladesh

di Sumon Corraya

Il liceo è stato fondato dai missionari dellHoly Cross. Qui hanno studiato anche il primo premier del Paese e il dott. Benedict Alo D’Rozario, attuale presidente di Caritas Asia. L’obiettivo dei missionari è dare ai ragazzi un’educazione morale e spirituale, accanto allo studio delle materie scolastiche.

Gazipur (AsiaNews) – Da 100 anni al servizio del Bangladesh: è l’istituto cattolico St. Nicholas High School di Nagari, a Gazipur, un quartiere industriale di Dhaka. È stata la prima scuola ad aprire nel quartiere, oggi abitato da milioni di lavoratori del settore tessile. Migliaia di alunni, in maggioranza musulmani, hanno avuto l’opportunità di studiare tra le aule di questa scuola missionaria. Tra di loro, anche Tajuddin Ahmad, lottatore per l’indipendenza, primo premier del Bangladesh durante la guerra di liberazione dal Pakistan (v. foto 3). Per questo, il liceo è considerato la “casa della luce” in Bangladesh.

Dal 2 al 4 gennaio la scuola ha celebrato il 100mo anniversario dalla fondazione. La sua creazione è stata voluta dai sacerdoti missionari dell’Holy Cross, per dare ai ragazzi un’educazione morale e spirituale accanto allo studio delle materie scolastiche. Secondo i padri, la formazione generale del bambino serve a fare in modo che egli abbia successo nella vita e sul posto di lavoro.

Il card. Patrick D’Rozario ha presieduto le celebrazioni. L’ospite d’onore era Meher Afroz Chumki, membro del Parlamento, che ha dichiarato: “Alcune scuole missionarie cristiane hanno svolto un ruolo fondamentale nel settore dell’educazione. Il St. Nicholas High School è una di queste. Tra i suoi ex alunni ci sono molte persone importanti che hanno arricchito se stesse grazie [alla formazione] ricevuta in questa scuola. Spero che in futuro possa continuare nel fornire un servizio di qualità”. Il porporato aggiunge che l’istituto “lavora per una formazione non settaria. Tutti possono imparare, di qualsiasi razza o religione”.

Il dott. Benedict Alo D’Rozario, presidente di Caritas Asia, è un ex alunno della scuola. Egli racconta: “I fratelli dell’Holy Cross e gli insegnati mi hanno aiutato nella mia vita e della mia carriera. Se non avessi studiato qui, probabilmente non avrei avuto lo stesso successo”. Egli lancia un appello a tutti gli studenti: “Siate onesti, laboriosi e pregate Dio Onnipotente. Così avrete successo nella vita”.

Manjur Kader Khan, musulmano, è l’attuale vice ispettore generale della polizia del Bangladesh. Anch’egli ha studiato nelle aule del St. Nicholas. “Sono orgoglioso – dice – di aver studiato in questa scuola, dove mi è stato insegnato a essere una persona onesta e un essere umano modello”. Egli aggiunge che “tutti gli ex alunni lavorano per la società”.

Fratel Prodip L Rozario, preside del liceo, racconta che “ogni anno più di 100 studenti superano gli esami della 10ma classe e si iscrivono in altre scuole per avere un’istruzione di livello superiore. Abbiamo iniziato a pianificare l’avvio di un college anche da noi”.

Il Bangladesh è un Paese a maggioranza musulmana abitato da circa 166 milioni di abitanti. I cristiani rappresentano appena lo 0,3% della popolazione. Le scuole gestite dai cattolici, oltre 1.000, svolgono un grande servizio per lo sviluppo del Paese, servendo con buona volontà persone di ogni fede.

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