28/06/2006, 00.00
Corea del Sud
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Seoul, il 'pioniere della clonazione' vuole riprendere la ricerca sulle staminali

Hwang Woo-suk ha ottenuto fondi privati per mettere in piedi un nuovo laboratorio, dove intende manipolare di nuovo le cellule staminali embrionali. Non è chiaro dove prenderà gli ovuli necessari alla ricerca, dato che non ha più la licenza del ministero della Sanità.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il dottor Hwang Woo-suk, il "pioniere della clonazione" sudcoreano, ha annunciato di voler aprire il mese prossimo un nuovo laboratorio dove poter riprendere le sue ricerche. Lo ha annunciato oggi il suo avvocato, Lee Geon-haeng.

Secondo Lee, il ricercatore è riuscito ad ottenere fondi privati per aprire un laboratorio a Seoul nei primi giorni di luglio. "Il dottor Hwang - ha detto nel corso di un'intervista telefonica – è convinto che solo con la ripresa delle ricerche ed il raggiungimento di risultati importanti potrà guadagnarsi il perdono della comunità e vendicare il suo onore. Sta portando avanti il progetto con molta cura, per evitare ogni fraintendimento ed ogni possibile agitazione".

Il veterinario è caduto in disgrazia dopo che la comunità scientifica internazionale e l'Università della capitale hanno smascherato i risultati delle sue ricerche sulle cellule staminali embrionali, del tutto falsificati in laboratorio per dare l'impressione di essere riuscito a clonare cellule sane da malati affetti da patologie al momento incurabili.

Hwang era considerato uno dei più importanti studiosi al mondo inl campo genetico. I risultati delle sue ricerche erano stati pubblicati nel 2004 e nel 2005 in due numeri dell'importante rivista scientifica statunitense Science. Il ricercatore affermava di aver creato linee di cellule staminali con la clonazione di embrioni umani.

Science ha tuttavia ritirato entrambi gli articoli dopo che la Seoul National University (Snu) ha reso noto che gli studi erano contraffatti, e che le cellule staminali non erano state create geneticamente ma provenivano da ovuli di donatrici.

Hwang riprenderà le sue ricerche insieme ad alcuni membri del suo precedente staff, che lavorava con lui alla Snu, ma è preoccupato perché non sa dove potrà procurarsi gli ovuli umani necessari a questo tipo di ricerca. Il ministero sudcoreano della Salute, dopo lo scandalo, gli ha revocato la licenza e gli ha proibito di clonare embrioni umani o ricevere ovuli dalle riserve nazionali. Non è ancora chiaro il modo in cui il ricercatore intende superare questo ostacolo.

Al momento Hwang si trova ancora sotto processo per appropriazione indebita di fondi statali e privati per un valore di circa 2,8 miliardi di won [circa 2,5 milioni di euro ndr] e per aver comprato gli ovuli necessari alla sperimentazione, pratica che nel Paese è proibita dalla Legge sulla bioetica.

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