09/12/2019, 09.03
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Seoul e Washington cercano di 'decifrare' l’ultimo test di Pyongyang

Pyongyang non ha fornito dettagli sui test. Il regime sottolinea che in futuro i risultati “avranno un effetto importante sulla posizione strategica” del Paese. Per esperti, il Nord ha testato un nuovo tipo di motore per razzi a lungo raggio o missili balistici intercontinentali. Le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu vietano simili sperimentazioni.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Sud lavora a stretto contatto con gli Stati Uniti per analizzare il “test molto importante” che il Nord afferma di aver condotto due giorni fa. Lo ha annunciato stamane il ministero della Difesa di Seoul. Il regime nordcoreano aveva dichiarato ieri di aver portato a termine con successo un collaudo nella base di lancio per satelliti di Sohae. La struttura si trova a Dongchang-ri, nella provincia settentrionale di North Pyongyan – al confine con la Cina.

Pyongyang non ha fornito dettagli sul test, sottolineando però che i risultati “avranno un effetto importante sul cambiamento della posizione strategica della Repubblica democratica popolare di Corea nel prossimo futuro”. Choi Hyun-soo, portavoce sudcoreana della Difesa, durante un briefing con la stampa oggi ha dichiarato: “Siamo a conoscenza dell'annuncio della Corea del Nord. In stretto coordinamento con gli Stati Uniti, teniamo d'occhio le loro mosse nei principali siti della Corea del Nord, incluso quello di Dongchang-ri”. La funzionaria si è tuttavia rifiutata di rendere pubblica la valutazione iniziale del test.

Esperti sostengono che il Nord abbia testato un nuovo tipo di motore per razzi a lungo raggio o missili balistici intercontinentali (Icbm): il Comando congiunto (Jcs) delle Forze armate sudcoreane ha affermato che nulla è stato sparato dal sito e recenti immagini satellitari mostrano segni di preparazioni per un collaudo riguardante il propulsore. Le ultime attività nordcoreane riguardo alle armi Icbm giungono all’avvicinarsi della scadenza di fine anno che Pyongyang ha imposto a Washington, per mostrare la flessibilità necessaria a far avanzare i colloqui sulla denuclearizzazione.

Nel novembre 2017, il leader nordcoreano Kim Jong-un aveva annunciato l'interruzione di tutti i test nucleari e Icbm, che Trump ha pubblicizzato come uno dei suoi più importanti risultati diplomatici. La moratoria autoimposta di Kim non copriva i test sui motori dei missili. Ma le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Onu) vietano a Pyongyang di sperimentare attrezzature che potrebbero esser utilizzate per costruire missili balistici. Con i negoziati in fase di stallo, negli ultimi mesi la Corea del Nord ha effettuato una serie di test che coinvolgono soprattutto missili a corto raggio. L'ultimo è avvenuto il 28 novembre scorso, quando il regime ha verificato il funzionamento di un imponente sistema missilistico a lancio multiplo.

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