Siria, raid aereo israeliano sul porto di Latakia

Le notizie del giorno: a Hong Kong contestato a Jimmy Lai anche il reato di "pubblicazioni sediziose"; l'India fa arrestare in Germania un leader dei secessionisti sikh. Seoul contro la candidatura a Patrimonio dell'umanità delle miniere giapponesi di Sado dove fu utilizzato il lavoro forzato dei coreani. Mosca multa Google per 7,2 miliardi di rubli per non aver bloccato le "informazioni proibite".

SIRIA-ISRAELE

Un attacco aereo attribuito ai caccia israeliani ha colpito nella notte il porto di Latakia in Siria. Obiettivo dell'azione militare l’area container dove secondo l’intelligence israeliana sarebbero stoccate munizioni iraniane. Si tratta del secondo attacco di questo genere nell’ultimo mese. Secondo l’agenzia di Stato siriana Sana vi sarebbero stati ingenti danni ma nessuna vittima.

HONG KONG

Contro Jimmy Lai e altri sei componenti dello staff di Apple Daily, il quotidiano indipendente di Hong Kong soffocato con la legge sulla sicurezza voluta da Pechino e gli arresti, è stata sollevata la nuova accusa di “pubblicazioni sediziose” durante una nuova udienza del processo tenutasi oggi.

INDIA

La polizia tedesca ha arrestato a Erfurt su mandato delle autorità giudiziarie indiane Jaswinder Singh Multani, un membro di spicco del movimento indipendentista Sikhs for Justice, che vorrebbe la secessione del Punjab dall’India per la creazione di uno Stato autonomo chiamato Khalistan. Secondo l’accusa Multani avrebbe preso parte a un attentato dinamitardo contro un tribunale a Ludhiana la scorsa settimana e sarebbe coinvolto nella preparazione di nuovi attacchi a Delhi e Mumbai.

COREA DEL SUD-GIAPPONE

Seoul ha chiesto a Tokyo di ritirare la candidatura a sito patrimonio dell’Unesco dell’ex miniera di Sado, aperta nel 1600 come miniera d’oro e chiusa nel 1946 dopo essere stata utilizzata anche per la produzione di materiale bellico. Le autorità coreane giudicano l’iniziativa “deplorevole” perché almeno 1200 lavoratori forzati coreani furono impiegati come manodopera a Sado tra il 1910 e il 1945.

RUSSIA

La sezione moscovita del tribunale internazionale ha multato Google per 7,2 miliardi di rubli, oltre cento milioni di euro, per non avere bloccato sistematicamente le informazioni proibite in Russia. È la prima azione punitiva contro il colosso informatico nel Paese, che applica una sanzione tra il 5 e il 10% del bilancio; Google ha dichiarato nel 2020 introiti per 85 miliardi di rubli in Russia.

BIELORUSSIA

Nonostante la continua crescita mondiale delle infezioni da Covid-19, evidente anche in Bielorussia, il governo di Minsk ha tolto qualunque forma di restrizione e precauzione sanitaria, per “sostenere l’economia”, invitando in particolare i turisti russi a visitare liberamente il Paese. I nuovi casi giornalieri sono stabilmente tra i 1000 e i 1200, ma in questi giorni si registrano aumenti e si teme un picco di nuove infezioni.