18/03/2015, 00.00
COREA DEL SUD
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Staminali e bio-ingegneria, il prossimo "cavallo di battaglia" dell'economia coreana

Il governo annuncia uno stanziamento di 300 milioni di dollari per la ricerca e la messa in commercio di prodotti legati alla ricerca sulle cellule staminali. Entro un decennio, il mercato legato a questo settore porterà un giro di affari pari a 2,6mila miliardi. Il Paese ha già subito il fascino di queste sperimentazioni con il falso "pioniere della clonazione" Hwang Woo-suk.

Seoul (AsiaNews) - Il governo della Corea del Sud ha annunciato un investimento di circa 302 milioni di dollari nel campo della ricerca sulle cellule staminali e in quello della farmacologia genetica. Secondo Seoul si tratta del prossimo "cavallo di battaglia" per l'industria nazionale. Con 40 progetti in corso, il Paese è al secondo posto nella classifica mondiale delle nazioni impegnate nei test sulle staminali. Al primo vi sono gli Stati Uniti, con 136 progetti.

Lo scopo dichiarato di Seoul è quello di "espandere e stabilizzare" i trial clinici - ovvero i processi di sperimentazione prima sugli animali e poi sugli esseri umani - relativi alle staminali. Subito dopo verrà la commercializzazione dei prodotti approvati. Secondo il ministero del Commercio, industria ed energia il mercato della bio-industria ha fruttato nel 2014 circa 1,3mila miliardi di dollari; le previsioni per il 2024 parlano di un totale pari a 2,6mila miliardi.

Sempre per il dicastero, questi dati rappresentano l'intero ammontare dell'export sudcoreano: questo è al momento incentrato sulla produzione e vendita di semiconduttori, prodotti petrolchimici e automobili. Tutti e tre i settori sono in calo, e dopo il 2024 il rallentamento di queste industrie "sarà evidente". Ecco perché l'esecutivo "intende giocare d'anticipo e posizionarsi ai primi posti del mercato emergente".

Lee Jin-kyu, capo della Divisione "Ricerca e sviluppo" del ministero sudcoreano della Scienza, non ha dubbi: "La bio-industria è un'area cruciale per la Corea. È un mercato che crescerà e diverrà enorme nel prossimo decennio". Essere i primi a mettere in commercio farmaci legati all'industria genetica, aggiunge, "è il compito più urgente per il governo".

Il Paese non è nuovo a incursioni nel campo della ricerca sulle staminali. Nel 2005 Hwang Woo-suk, definito "il pioniere della clonazione umana" e divenuto eroe nazionale, è caduto in disgrazia dopo che la comunità scientifica internazionale e l'Università della capitale hanno smascherato i risultati delle sue ricerche sulle cellule staminali umane, contraffatti in laboratorio per dare l'impressione di essere riuscito a clonare cellule sane da malati affetti da patologie al momento incurabili. I risultati delle sue ricerche erano stati pubblicati in due numeri della rivista scientifica statunitense Science. Il ricercatore affermava di aver creato linee di cellule staminali con la clonazione di embrioni umani.

Nel 2006 la Corea del Sud ha bloccato le sue ricerche cellulari e l'anno successivo ha avviato un procedimento giudiziario a suo carico. Nel 2008, il 56enne veterinario aveva chiesto il permesso di riprendere la ricerca sulle cellule staminali umane; la richiesta è stata respinta dal governo sud-coreano. Egli sosteneva che l'uso delle cellule staminali avrebbe conseguenze positive nel trattamento di malattie quali infarti, Alzheimer e Parkinson. Al momento è impegnato, come veterinario, nella clonazione canina. 

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