Stress e overdose digitale: cresce l'insonnia (e il suo mercato) in Cina
Secondo un rapporto quasi la metà dei cittadini sopra i 18 anni soffre di disturbi del sonno, con un forte aumento nel numero di giovani in cura nelle strutture sanitarie. Dilagano sull'ecommerce le vendite di prodotti sempre più sofisticati a base di melatonina. Mentre in commercio arrivano i matersassi dotati di un sistema di intelligenza artificiale in grado di svolgere funzioni che favoriscono il riposo notturno, come la possibilità di impostare massaggi.
Milano (AsiaNews) - Per circa la metà della popolazione cinese dormire bene è ormai diventato un lusso. Secondo il “Rapporto sull'indagine riguardante la salute del sonno in Cina del 2025”, pubblicato dalla China Sleep Research Society, il 48,5% dei cittadini cinesi di età pari o superiore a 18 anni soffre di disturbi del sonno, di questi il 51,1% sono donne e il 45,9% uomini.
Per avere un’idea più concreta del problema basta rivolgere lo sguardo su una realtà locale. Nella città occidentale di Chengdu, per esempio, il numero di cliniche del sonno è cresciuto in modo esponenziale nell’ultimo periodo, fino a raggiungere le 144 unità. In una recente intervista, Ran Ningjing, viceprimario del Dipartimento di neurologia di un ospedale della città capoluogo del Sichuan, ha dichiarato che circa il 40% degli oltre 150 pazienti ricevuti settimanalmente necessitava di assistenza per problemi legati alla qualità del sonno.
Si tratta di un fenomeno allarmante, indice di una società che costringe a vivere a ritmi sempre più frenetici, e a farne le spese sono soprattutto i giovani. Wang Kai, un medico del Primo ospedale popolare di Chengdu, ha ammesso che rispetto allo scorso anno, il tasso di crescita dei pazienti sotto i 30 anni affetti da patologie del sonno è di circa il 20%.
Tra le principali cause dell’insonnia, oltre ai fattori di natura genetica, fisiologica e ambientale, compaiono anche lo stress e la necessità di prolungare fino a tarda notte le prestazioni lavorative. Non è un caso quindi che le patologie del sonno siano più diffuse nelle grandi città cinesi, tra i programmatori informatici, gli operatori sanitari, i professionisti che operano nel mondo della finanza e dei nuovi media. Un altro gruppo ad alto rischio è quello degli studenti, molti dei quali arrivano a dormire anche meno di 5 ore a notte nel periodo precedente al gaokao, l’esame di ammissione all’università.
Possono influire sulla qualità del sonno anche alcune abitudini divenute parte integrante della routine notturna di molti giovani cinesi, come guardare brevi video online, seguire serie televisive e giocare ai videogiochi prima di coricarsi. Come noto, infatti, l’uso di dispositivi elettronici fino a due ore prima di andare a dormire inibisce la secrezione di melatonina e porta a ritardare la fase del sonno.
Si tratta di un problema da non sottovalutare se si considera che, secondo l’ultimo “Rapporto statistico sullo sviluppo di Internet in Cina” del China Internet Network Information Center, il tempo medio di utilizzo giornaliero del web da parte dei cittadini cinesi tra i 18 e i 35 anni è di sei ore e mezza, la maggior parte delle quali si concentra nel cuore della notte.
Sul comodino di chi ha difficoltà ad addormentarsi non mancano di certo gli integratori alimentari a base di melatonina, vera forza propulsiva dell’“economia del sonno” (shuimian jingji) nel Paese di mezzo. Il mercato cinese di questo prezioso alleato contro l’insonnia è in piena crescita, essendo destinato a passare da 1,54 miliardi di yuan a oltre 5 miliardi entro i prossimi 5 anni, come rivela l’ultimo rapporto di analisi previsionale del China Research Institute of Industry.
I canali di distribuzione preferiti dai giovani consumatori sono quelli online, i quali occupano oltre il 70% della quota di mercato complessiva. Solo nel primo trimestre del 2025, la piattaforma di e-commerce Vipshop, per citarne una, ha registrato un aumento delle vendite di prodotti a base di melatonina del 30% su base annua. Un rapporto pubblicato dal JD Consumer and Industry Development Research Institute e da Jing Insight ha inoltre evidenziato che quasi la metà degli acquirenti appartiene alla Gen-Z. Mentre per il colosso cinese dello shopping online, Meituan, i nati dopo il 1990 rappresentano oltre il 70% dei consumatori.
Altrettanto indicativi sono i dati diffusi da Tmall Health, secondo cui sono oltre 10.000 le persone che ogni giorno digitano la parola “melatonina” sul sito web del marketplace cinese e di questi i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni superano il 30%, costituendo il gruppo più ampio.
Per giunta, la concorrenza tra i marchi leader del settore, sia cinesi che internazionali, ha portato allo sviluppo di prodotti a base di melatonina sempre più diversificati e sofisticati: dalle compresse a rilascio prolungato, agli spray pensati per chi viaggia spesso per affari, fino alle caramelle gommose di ogni forma e sapore. I consigli degli influencer e le pubblicità in diretta streaming contribuiscono a orientare le preferenze dei giovani consumatori.
Di recente il redditizio mercato cinese degli ausili per il sonno ha attratto anche l’industria alimentare. Il noto marchio Hema, per esempio, ha lanciato il “Goodnight Milk”: ogni bottiglia da 250 ml di questa bevanda speciale contiene 12.500 mg di melatonina. Come rivelato da Red Star News, il volume delle vendite online del “latte della buonanotte” ha superato i 50.000 ordini lo scorso mese.
La nuova frontiera in fatto di benessere del sonno è tuttavia rappresentata dai materassi “intelligenti”, così chiamati perché dotati di un sistema AI in grado di svolgere funzioni che favoriscono il riposo notturno, come la possibilità di impostare massaggi.
Stando alle previsioni, il mercato globale dei materassi AI crescerà annualmente del 7% nei prossimi cinque anni. Per Wu Xiankun, responsabile del settore arredamento del centro commerciale JD Mall di Chengdu, il successo di questo prodotto in Cina è assicurato, visto l’interesse che già sta suscitando nei giovani, più ricettivi alle novità e attenti alla propria salute.
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