Studenti cattolici tailandesi a lezione di vita nei villaggi convertiti
Un gruppo di ragazzi delle "Assumption schools" si è recato in 5 villaggi di collina che si sono convertiti di recente al cristianesimo.
Chiengmai (AsiaNews) - Un gruppo di 32 ragazzi delle "Assumption schools", accompagnati dal parroco della Cattedrale dell'Assunta padre Khomtuon Suksuthip, sono stati invitati a "vivere un'esperienza in prima persona della vita quotidiana dei villaggi collinari". Si sono recati nel distretto di Mae-taeng, provincia di Chieng, e insieme a 9 ragazzi del posto hanno visitato 5 villaggi che si sono da poco convertiti al cristianesimo.
Il primo villaggio visitato è stato Mae-jok-luang, dove i giovani hanno vissuto e lavorato a fianco degli abitanti per 5 giorni. Sono stati ospitati nelle case, e hanno lavorato nei campi di riso e di zenzero, che rappresentano la principale entrata economica del villaggio.
Si sono poi diretti al villaggio di Pakleuw, 17 famiglie per un totale di 60 abitanti. Il villaggio ha trovato la fede grazie a un ragazzo cattolico del villaggio di Pakaolam che si è innamorato di una ragazza di Pakleuw, e che si è trasferito per poter vivere con la giovane donna. All'inizio la coppia non era stata accettata dagli abitanti, ma poi il villaggio si è fidato. Alla fine la coppia ha convertito e battezzato l'intero villaggio.
Il terzo villaggio visitato, Pongnoi, è abbastanza vicino alla città ed è un posto di attrazione turistica, quindi le condizioni di vita sono diverse da quelle degli altri paesi. Maemania, il quarto villaggio, è invece di medie dimensioni. Qui i giovani hanno riscontrato la semplicità dello stile di vita degli abitanti che, come in altri paesi, vivono dei prodotti della natura, come pesca o coltivazione di riso.
L'ultimo villaggio visitato è Pakaolam, il più grande e il primo fra i 5 che si è convertito. Ci sono scuole e negozi, e i giovani organizzano attività, come il gioco del calcio, per i bambini nel luogo.
Padre Suksuthip ha celebrato assieme ai giovani del posto una messa nel dialetto locale. "Questo programma ha detto - è organizzato su basi volontarie per gli allievi di 3 scuole cattoliche e con la cooperazione di uomini e donne religiose che dirigono le scuole. L'obiettivo del programma è imparare cosa significa evangelizzare e essere consapevoli delle difficoltà e del lavoro duro che i missionari stranieri fanno per la Chiesa cattolica in Thailandia, in particolar modo nelle aree più remote. Oltre a ciò, al momento dell'orientamento, viene spiegata ai componenti del gruppo la cultura dei villaggi, per fargli capire quello che vedranno. Imparare dalla cultura degli abitanti dei villaggi è uno degli obiettivi delle nostre visite".
Thongtanawat, uno studente dell'"Assumption college", ha dichiarato: "ho sperimentato la semplicità di vivere nella natura dalla gente dei villaggi delle colline. La loro generosità nel dividere con noi quello che hanno mi ha impressionato. Molti degli abitanti credono che Gesù Cristo è sempre con loro in ogni atto, e questa idea mi ha fatto pensare che noi che viviamo nelle grandi città non abbiamo una fede forte come la loro, viviamo una vita più di convenienza". Ha poi aggiunto: "ringrazio Dio per la sua presenza in mezzo a noi perché Lui ci ama e nello stesso modo io dovrei restituire il suo amore amando altre persone. La prima cosa che farò è dividere questa impressionante esperienza con i miei amici di scuola e la mia famiglia".
"Questo programma è stato importante per me ha dichiarato Nat-tha, allievo buddista della "Assumption Suksa school". "Spero di poter tornare il prossimo anno. Ho nuovi amici, e ho capito l'importanza della condivisione con gli altri".