02/06/2025, 09.59
SRI LANKA
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Suicidio al College degli insegnanti: metodi sotto accusa

di Melani Manel Perera

Il gesto di una studentessa che si è tolta la vita al Wayamba National College of Educationha fatto emergere la protesta degli studenti e spinto il ministero dell'Istruzione ad aprire un'indagine. Il direttore nazionale dell'istruzione cattolica p. Gamunu Dias: "Non possiamo rimanere indifferenti, proteggiamo i nostri figli e la futura generazione di insegnanti affinché non succeda più".

Colombo (AsiaNews) – Un altro caso di suicidio sta scuotendo il sistema formativo dello Sri Lanka. Il ministero dell'Istruzione ha avviato un'indagine urgente sulla morte di una studentessa del secondo anno al Wayamba National College of Education di Bingiriya, avvenuta il 23 maggio. Per indagare sul suicidio di Sanjeewani Kumari – originaria di Teldeniya a Kandy – il College ha temporaneamente sospeso le sue attività fino a domani.

I funzionari del ministero dell'Istruzione hanno visitato i dormitori degli studenti e parlato privatamente con alcuni studenti che desideravano riferire qualcosa. Sarebbero emerse accuse serie nei confronti dell'istituto. Compagni di studi affermano che Sanjeewani era stata sottoposta a continue molestie psicologiche da parte di un docente, che secondo loro potrebbe averla spinta al suicidio. I suoi coetanei hanno organizzato una protesta la sera del 24 maggio, chiedendo giustizia e un'indagine imparziale sugli eventi che hanno portato alla sua morte.

Il Wayamba National College of Education è un’istituzione per la formazione degli insegnanti fondata nel 2000. Alcuni studenti hanno detto ad AsiaNews che più volte vi sono stati in questi anni casi di studenti che hanno pensato al suicidio, ma grazie agli amici e ad alcuni bravi docenti non hanno portato a termine il gesto. “Abbiamo sentito e vissuto varie forme di influenze spiacevoli, irregolarità e oppressioni senza alcuna ragione giustificabile”, ha riferito un ex studente della facoltà. Un suo collega ha parlato anche di ingiunzioni a non denunciare queste situazioni: “Non possiamo dirlo ad altri. Quando le autorità lo venivano a sapere, i docenti scrivevano lettere nei nostri fascicoli personali dicendo che il nostro comportamento non era buono. Ci detraevano anche i voti dagli esami”, ha affermato.

Anche il segretario dello storico Sindacato degli insegnanti di Ceylon (Ctu) Joseph Stalin ha denunciato scarsa vigilanza da parte elle autorità. “Nel Paese ci sono circa 20 Ncoe – ha raccontato ad AsiaNews - e molti hanno seri problemi di gestione”, ha denunciato. Ora gli studenti hanno chiesto la modifica dell'attuale orario, che inizia alle 5:45 del mattino con l'allenamento fisico e prosegue fino alle 19 con la cena. Inoltre, i piani di studi dovrebbero servire anche come metodo di formazione per gli insegnanti.

“Non possiamo rimanere indifferenti di fronte al suicidio di uno studente che si prepara a diventare insegnante, indipendentemente dal fatto che sia avvenuto per ragioni personali o sotto l'influenza di qualcuno – commenta ad AsiaNews il direttore nazionale dell'istruzione cattolica, p. Gamunu Dias -. È responsabilità di tutti noi indagare a fondo sulla vera causa. È responsabilità del governo prendere tutte le misure necessarie per proteggere i nostri figli e la futura generazione di insegnanti. In questo istituto studiano anche molti sacerdoti e suore”.

“Se questo suicidio è avvenuto per colpa di qualcuno – conclude p. Gamunu Dias - si devono prendere provvedimenti per correggere la situazione e punire i responsabili. È inoltre essenziale emanare leggi in questo Paese affinché simili tragici incidenti non si ripetano”.

 

Foto: Mojo News

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