Teheran, missili contro Israele per vendicare Nasrallah. Netanyahu: ‘La pagheranno’
Le notizie di oggi: Delhi contraria all’idea di una “Nato asiatica” auspicata dal nuovo premier giapponese. Seoul ha presentato l’ultimo “missile mostruoso” che può colpire infrastrutture critiche del Nord. In Bangladesh riaprono le fabbriche del tessile dopo le violente proteste. Il regime golpista in Myanmar ha avviato le operazioni di censimento della popolazione in vista del voto.
IRAN - ISRAELE - LIBANO
Notte di guerra nei cieli fra Repubblica islamica e Israele. Teheran ha lanciato 181 missili balistici verso lo Stato ebraico (perlopiù intercettati dal sistema di difesa “Iron Doom”, costringendo circa 10 milioni di persone nei rifugi anti-aerei. L’attacco iraniano, come quello dell’aprile scorso, più che altro dimostrativo in risposta all’uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah e privo di gravi conseguenze: il bilancio è di alcuni feriti non gravi e nessun danno di rilievo a infrastrutture. Il premier Benjamin Netanyahu parla di “grave errore” e promette che “la pagheranno”, gli ayatollah minacciano ulteriori escalation in caso di ritorsione. Prosegue l’operazione di terra dell’esercito israeliano (Idf) in Libano, da una decina di giorni sotto le bombe, scontri con Hezbollah.
INDIA - GIAPPONE
Delhi non condivide l’idea di una “Nato asiatica” auspicata dal nuovo premier giapponese Shigeru Ishiba. Lo ha detto ieri il ministro indiano degli Esteri Subrahmanyam Jaishankar, spiegando che - a differenza di Tokyo - il suo Paese non è mai stato alleato con altri. India, Giappone, Stati Uniti e Australia, fanno parte del cosiddetto Quad, raggruppamento di Paesi nato in contrappeso alla Cina.
COREA
Seoul ha presentato l’ultimo missile balistico, Hyunmoo-5, “missile mostruoso”, con una capacità distruttiva secondo i media sud-coreani di un’arma nucleare. Il vettore può trasportare testate fino a nove tonnellate e colpire centri di comando nascosti nel sottosuolo, comprese infrastrutture critiche di Pyongyang. Incorpora un avanzato sistema di lancio a freddo, con gas compresso.
BANGLADESH
La maggior parte delle fabbriche di abbigliamento ha riaperto ieri, a 24 ore dalle violente proteste per un aumento di salario che hanno causato la morte di un lavoratore e diversi feriti. Il Bangladesh, fra i maggiori produttori di abbigliamento al mondo e fornitore di marchi occidentali, ha registrato proteste diffuse nelle ultime settimane, portando alla chiusura di dozzine di aziende e paralizzando un processo produttivo già rallentato da recenti turbolenze politiche e devastanti inondazioni.
MYANMAR
L’amministrazione militare del Myanmar ha avviato ieri il censimento utilizzato per redigere le liste elettorali in vista del voto del prossimo anno. Il giorno prima gruppi attivisti anti-regime hanno fatto esplodere due bombe a Yangon, ferendo 11 persone. Gli oppositori, tra cui gli insorti delle minoranze etniche e i combattenti pro-democrazia fedeli al governo ombra dei lealisti di Aung San Suu Kyi, controllano gran parte del Paese e sono contrari a censimento e voto.
PAKISTAN - RUSSIA
In Pakistan si è schiantato un elicottero Mi-8 con dei piloti russi alla guida e 14 passeggeri, precipitando nel distretto del Waziristan settentrionale vicino a un pozzo petrolifero, con sei morti e otto feriti; al momento non si sa con certezza chi sia rimasto vivo. L’apparecchio appartiene alla compagnia pachistana per la ricerca e l’estrazione del petrolio Mari Petroleum Limited.
CINA - AZERBAIGIAN
A Pechino si è tenuta la I Conferenza cinese internazionale per lo studio dell’Azerbaigian con slogan “Rafforzamento delle relazioni sino-azere nello spirito della Via della Seta”, organizzata dall’ateneo di lingue straniere Puija; il direttore Chao Zhang ha osservato che non è solo “per collaborazione economica, ma anche per approfondire rapporti culturali, scientifici e formativi”.
22/05/2024 08:57
20/05/2024 08:58
03/05/2024 08:57