03/02/2021, 08.53
IRAN - COREA DEL SUD - USA
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Teheran libera l’equipaggio del cargo sud-coreano sequestrato

Una decisione presa per “motivazioni umanitarie”. Resta in stato di fermo il capitano dell’imbarcazione. I Pasdaran avevano bloccato la nave con l’accusa di inquinamento; in gioco vi sono miliardi di dollari iraniani congelati da Seoul per le sanzioni Usa. Il Pentagono richiama la portaerei Nimitz dalle acque del Golfo.

Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Con una decisione dettata da “motivazioni umanitarie” l’Iran ha deciso di liberare i membri dell’equipaggio, ad eccezione del capitano, del cargo sudcoreano MT Hankuk Chemi, fermato il mese scorso nel Golfo Persico per “inquinamento ambientale”. Il 4 gennaio una pattuglia di Pasdaran (i Guardiani della rivoluzione) avevano fermato la nave nei pressi dello Stretto di Hormuz e posto sotto arresto i 20 marinai di nazionalità diversa, per un presunto danno ambientale alle acque della zona. 

I marinari sono originari della Corea del Sud, dell’Indonesia, del Vietnam e del Myanmar. Fra le ragioni che hanno portato al fermo del mercantile, vi è lo scontro in atto fra Teheran e Seoul per lo stanziamento di miliardi di dollari in beni della Repubblica islamica e congelati dalla Corea del Sud in seguito alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti all’Iran.

Misure punitive volute dalla precedente amministrazione Usa guidata da Donald Trump, che ha impresso una politica di “massima pressione” su Teheran oltre a ritirarsi dall’accordo nucleare del 2015. Ora si aspettano i primi passi della nuova amministrazione democratica di Joe Biden, che pare intenzionata a riallacciare i canali di dialogo in un’ottica di distensione. In questo senso si legge la decisione presa dal Pentagono in queste ore di richiamare la portaerei Nimitz dopo nove mesi di pattugliamento delle acque del Golfo, per “osservare” da vicino le mosse di Teheran. 

In una nota il portavoce del ministero iraniano degli Esteri Saeed Khatibzadeh conferma il rilascio dei marinai “dietro richiesta del governo sud-coreano e con la collaborazione della magistratura” della Repubblica islamica. Al momento non vi sono ulteriori notizie sulla sorte dell’equipaggio e se ha già lasciato il Paese, mentre il capitano resterà in Iran a guardia dell’imbarcazione tuttora bloccata al porto.

Teheran è uno dei principali fornitori di petrolio per la Corea del Sud. Tuttavia, l’imposizione delle sanzioni Usa volute da Trump hanno di fatto bloccato gli acquisti. Secondo Khatibzadeh, il vic-eministro degli Esteri Abbas Araghchi è stato informato nei giorni scorsi dalla controparte sud-coreana che Seoul starebbe facendo il “massimo sforzo” per liberare i fondi il prima possibile. 

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