03/05/2021, 09.02
GIAPPONE-CINA-COREA DEL SUD
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Tokyo, Pechino, Seoul: azioni mirate per i Paesi più colpiti dal Covid

Annunciati interventi comuni per stabilizzare il quadro finanziario in Asia. Rafforzare l’intesa con l’Asean. Divisi su questioni territoriali e strategiche, Giappone e Cina continuano a cooperare sul piano economico.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – I ministri delle finanze di Giappone, Cina e Corea del Sud hanno promesso oggi misure mirate per aiutare i Paesi più colpiti dalla pandemia da Covid-19. L’annuncio congiunto è stato rilasciato a margine di una riunione virtuale dell’Asian Development Bank.

Secondo i tre Paesi, la crescente copertura vaccinale sta migliorando il quadro economico in Asia. La ripresa è ancora fragile, però, e necessita di azioni per garantire stabilità finanziaria. I tre governi vogliono anche rafforzare la rete di sicurezza dell’Asean+3, il gruppo informale di cui fanno parte insieme ai 10 Paesi dell’Associazione dei Paesi del sud-est asiatico.

Giappone e Cina continuano dunque a trovare spazi di cooperazione in campo economico. Il 28 aprile il Parlamento nipponico ha ratificato la Regional Comprehensive Economic Partnership (Rcep), il più grande accordo di libero scambio al mondo. Sponsorizzato da Pechino, il patto comprende i 10 Paesi Asean, più Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda: esso copre circa il 30% del Pil e della popolazione globale. Per entrare in vigore dovrà essere ratificato da almeno sei nazioni Asean o tre Paesi che non appartengono al blocco del sud-est asiatico.

In sintonia sull’economia, Tokyo e Pechino sono divisi su questioni territoriali e strategiche. Nel suo report annuale sulla politica estera, reso pubblico il 27 aprile, il governo giapponese ha espresso preoccupazione per l’espansionismo militare cinese nel Mar Cinese meridionale e soprattutto nel Mar Cinese orientale.

In questo specchio d’acqua  si registra un aumento delle attività navali della Cina intorno alle isole Senkaku, amministrate dal Giappone ma rivendicate dai cinesi, che le chiamano Diaoyu. Secondo un sondaggio pubblicato oggi dallo Yomiuri Shimbun, il 95% dei giapponesi pensa che le operazioni cinesi nei pressi delle Senkaku siano una minaccia alla sicurezza nazionale.

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