18/11/2023, 11.30
GIAPPONE - BANGLADESH
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Tokyo consegna a Dhaka aiuti militari in chiave anticinese

La decisione del Giappone di fornire motovedette al Bangladesh farà di Dhaka il secondo beneficiario di attrezzature di difesa nell'ambito del nuovo programma di aiuti militari e di assistenza alla sicurezza di Tokyo

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Il Giappone punta a rafforzare la sicurezza marittima del Bangladesh aiutandolo a contrastare le incursioni navali cinesi nell’Oceano Indiano e firmando un accordo - sottoscritto dai due paesi mercoledì a Dhaka - che prevede la fornitura delle navi tramite una sovvenzione del valore di 575 milioni di yen (3,82 milioni di dollari) nell'ambito del programma di assistenza alla sicurezza presentato ad aprile. A questi vanno aggiunti i circa 600 milioni di yen di forniture militari che il governo di Fumio Kishida invia alle Filippine, primo destinatario dell’OSA, per l’acquisizione di radar di sorveglianza costiera anch’essi parte di un accordo firmato all’inizio di questo mese. L’OSA è una sorta di FMS (Foreign Military Sale) voluta dal Governo di Tokyo per aiutare da un lato i Paesi con cui ha stretto i maggiori legami in funzione anti nord coreana, cinese e russa, tra cui Taiwan, Vietnam e Filippine, oltre Australia, Corea del Sud ed India e dall’altro a supportare l’industria della Difesa giapponese ad esportare i propri prodotti.

Il Ministero degli Esteri di Tokyo non ha fornito ulteriori dettagli sul tipo di imbarcazioni fornite al Bangladesh, affermando solo che hanno lo scopo di rafforzare le capacità di monitoraggio, sorveglianza e soccorso in caso di calamità della Marina del Sud dell’Asia, in particolare nel Golfo del Bengala, che il ministero ha descritto come "un'importante via marittima e commerciale" per il Giappone. Inoltre anche il numero di navi deve ancora essere confermato, ma funzionari del ministero hanno detto che lo stanziamento sarebbe per quattro imbarcazioni.

Tokyo è anche già in trattativa avanzata per forniture militari anche Malaysia e Fiji, mentre Vietnam e Gibuti sarebbero tra quelli considerati come potenziali beneficiari a partire dal prossimo anno. In totale per questo tipo di forniture il governo di Kishida ha stanziato 2 miliardi di yen quest’anno, un’inversione di rotta la precedente politica del Giappone di evitare l’uso degli aiuti militari. L’obiettivo, afferma Tokyo, è quello di rafforzare le capacità di sicurezza e deterrenza di queste nazioni nell’ottica di “un’architettura di difesa della regione” favorevole anche per il Giappone e in risposta all’impronta della Cina in Bangladesh cresciuta in modo significativo, in particolare grazie ai progetti nell’ambito dell’iniziativa Belt and Road.

Inoltre, Pechino non è solo il principale partner commerciale di Dhaka, ma anche il suo maggiore fornitore di attrezzature militari, con la Cina che rappresenta il 74% delle importazioni di armi del Bangladesh nel periodo 2018-22, secondo i dati dello Stockholm International Peace Research Institute.

Dal canto suo Tokyo sta cercando di utilizzare l’OSA per ridurre tale dipendenza e diversificare i fornitori di attrezzature di difesa di Dhaka.

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