21/10/2025, 00.00
ASIA TODAY
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Trump annuncia visita in Cina 'all'inizio del prossimo anno'

Le notizie di oggi: Sanae Takaichi è la nuova prima ministra del Giappone. Blitz della giunta birmana allo scam center KK Park, sequestrati 30 ricevitori Starlink. Raid israeliani nel sud del Libano contro "siti terroristici" di Hezbollah; Vance oggi è in Israele. Arrestati nel Punjab indiano due terroristi con RPG, polizia: contatti con intelligence pakistana.

CINA - STATI UNITI

A margine dell'incontro con il premier australiano Anthony Albanese, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una visita in Cina nel 2026. L'annuncio arriva dopo la recente telefonata con Xi Jinping per l'accordo su TikTok e il negoziato sui dazi. La chiamata è servita anche a fissare un calendario di bilaterali: il primo è annunciato in Corea del Sud a fine mese, a margine del vertice dell'Apec in programma a Gyeongju il 31 ottobre e il 1 novembre. Confermando quell'appuntamento - che nei giorni scorsi era parso in bilico - Trump ha detto che si recherà in Cina “all'inizio del prossimo anno”, mentre Xi visiterà Washington “al momento opportuno”.

GIAPPONE 

Sanae Takaichi, presidente del Partito Liberal Democratico al governo, è stata eletta prima ministra del Giappone, sostenuta dal nuovo partner di coalizione, il Partito dell'Innovazione Giapponese. È la prima donna a ricoprire la carica. Sebbene l'alleanza tra il PLD e il JIP detenga una maggioranza risicata alla Camera dei Rappresentanti, Takaichi è stata approvata da entrambe le camere della Dieta nazionale giapponese e succede a Shigeru Ishiba. 

MYANMAR

La giunta militare del Myanmar dichiara di aver sequestrato 30 ricevitori Starlink durante un blitz in uno dei centri per le truffe online più noti del Paese. Nel KK Park, vicino al confine tra Myanmar e Thailandia. Il numero di dispositivi Starlink rappresenterebbe solo una parte di quelli identificati. I media governativi annunciano che le truppe della giunta hanno occupato circa 200 edifici, trovato quasi 2.200 lavoratori sul posto, e arrestato 15 “truffatori cinesi”.

ISRAELE - LIBANO - GAZA

L'aviazione d'Israele ha effettuato una serie di raid aerei su Iqlim Al-Tuffah, sud del Libano, con droni e aerei da ricognizione che hanno violato lo spazio aereo libanese sorvolando Beirut. Un portavoce militare israeliano ha confermato che sono stati colpiti “siti terroristici” e infrastrutture di Hezbollah “in fase di ricostruzione in tutto il Libano in violazione degli accordi esistenti tra Israele e Libano”. È un momento di crescente pressione sul governo libanese per il rispetto del monopolio dello Stato sulle armi. Intanto, il vicepresidente Usa Vance oggi è in Israele nell'ambito degli sforzi degli Stati Uniti per sostenere il cessate il fuoco a Gaza.

INDIA 

Nel corso di un'operazione condotta dai servizi segreti, la polizia di Amritsarha, Punjab, ha arrestato due terroristi che detenevano un lanciagranate a propulsione a razzo (RPG) destinato a un attacco mirato. Le indagini preliminari affermano che gli accusati erano in contatto con un agente dell'intelligence pakistana (ISI), che avrebbe fornito l'arma. La polizia del Punjab ha ribadito il proprio impegno a smantellare reti transnazionali di terrorismo e criminalità.

RUSSIA

Un sacerdote ortodosso russo, lo ieromonaco padre Evgenij Pinčuk residente nella regione di Sverdlovsk sugli Urali, è stato arrestato per aver espresso su Telegram il suo “rispetto e simpatia” per i membri dell’Associazione russa dei volontari sostenitori dell’Ucraina, incolpandolo di “incitazione al terrorismo” dopo altre occasioni in cui era stato accusato di “discredito delle forze armate” per aver chiamato “invasione” l’operazione in Ucraina.

ARMENIA

Il premier armeno Nikol Pašinyan ha illustrato sul podcast Civic News la sua visione della “Quarta repubblica dell’Armenia” che sarebbe già formata sotto la guida del suo governo “fondata sulla pace e non sul conflitto”, in cui “il potere appartiene al popolo” che deve confermare anche le modifiche alla Costituzione, in una “sana collaborazione tra il popolo e le istituzioni”, vivendo ormai nella “patria che abbiamo sempre sognato”.

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