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CINA-TIBET
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Un osservatorio cinese a 5mila metri in Tibet indaga le origini dell'universo

Gli scienziati dell’Istituto di Fisica delle Alte Energie hanno annunciato di aver ottenuto immagini nitide a 150 GHz della Luna e di Giove, primo passo nella ricerca delle "onde gravitazionali primordiali". Un progetto sul "tetto del mondo" in rete con altri osservatori analoghi in Cile e nell'Antartide per ottenere informazioni sui primi istanti dell'universo che conosciamo.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Dai dati di un osservatorio collocato a 5.250 metri sul livello del mare, su un altopiano del Tibet, gli astronomi cinesi stanno facendo passi avanti nelle indagini sugli inizi dell’universo. Gli scienziati dell’Istituto di Fisica delle Alte Energie (IHEP) dell’Accademia Cinese delle Scienze hanno annunciato ieri che il loro telescopio AliCPT-1 ha catturato le prime immagini nitide della Luna e di Giove a 150 GHz, un traguardo che segna l’apertura ufficiale della caccia cinese alle cosiddette onde gravitazionali primordiali, deboli sussurri provenienti dall’alba dei tempi.

Nate da fluttuazioni quantistiche nello spaziotempo, questi segnali sfuggenti sono considerati le increspature più pure mai impresse nel tessuto del cosmo. “Se riusciremo a rilevare con successo le onde gravitazionali primordiali, avremo un’anteprima dell’universo nel suo primo istante,” ha dichiarato all’agenzia cinese Xinhua Zhang Xinmin, ricercatore dell’IHEP. “Contemporaneamente, questo potrà guidare progressi in tecnologie all’avanguardia come i rilevatori superconduttori criogenici e l’elettronica di lettura a bassa temperatura, spingendo così la cosmologia in un’era di precisione senza precedenti,” ha aggiunto Zhang.

Guidato dall’IHEP, il telescopio è stato costruito in otto anni da un consorzio globale composto da 16 partner, tra cui gli Osservatori Astronomici Nazionali della Cina e l’Università americana di Stanford. Posizionato sul “tetto del mondo”, il telescopio è progettato per sfuggire al vapore acqueo atmosferico che annullerebbe il sussurro delle onde gravitazionali primordiali. Solo quattro siti sulla Terra sono considerati idonei per questo tipo di osservazioni: l’Antartide, il deserto di Atacama in Cile, l’altopiano del Qinghai in Tibet e la Groenlandia, ha detto Liu Congzhan, responsabile del progetto sperimentale del telescopio.

L’esperimento sulla Luna e Giove è solo l’inizio, ha aggiunto Li Hong, anch’egli ricercatore all’IHEP. “Come primo osservatorio di onde gravitazionali primordiali ad alta quota nell’emisfero nord, il telescopio colma una lacuna per la Cina e, insieme agli strumenti in Antartide e Cile, completa una rete globale complementare”.

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