03/06/2022, 10.42
INDIA
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Una donna indiana alla guida della rete mondiale cattolica per i migranti

di Nirmala Carvalho

Christine Nathan è stata eletta presidente della Commissione cattolica internazionale per le migrazioni. Per la prima volta l'organismo che riunisce le iniziative di 58 Conferenze episcopali ha scelto come guida una persona proveniente dall’Asia. Lotta al traffico dei minori, dignità del lavoro e tutela femminile tra le sue priorità.

Roma (AsiaNews) - Il Consiglio della Commissione cattolica internazionale per le migrazioni (ICMC) ha eletto Christine Nathan, indiana, come nuovo presidente di questo organismo mondiale che riunisce 58 diverse realtà che si occupano del tema delle migrazioni all’interno delle Conferenze episcopali. L’elezione è avvenuta a Roma durante la riunione del Consiglio dell’ICMC. È la prima che la presidenza di questo organismo è affidata a una persona proveniente dall'Asia. Christine Nathan viene dall'arcidiocesi di Mumbai e nel Consiglio internazionale rappresenta la Commissione migranti della CCBI, la conferenza dei vescovi di rito latino dell’India.  

La nuova presidente è un’esperta nella formazione degli adulti e dei lavoratori con alle spalle un'esperienza di oltre 40 anni. È membro dell’Hind Mazdoor Sabha, un importante sindacato indiano. Ha collaborato con l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, governi, datori di lavoro e lavoratori, organizzazioni della società civile su questioni sociali a livello nazionale e internazionale.

Secondo Christine Nathan seguire Gesù oggi significa anche “sradicare il lavoro minorile, adottare leggi e normative in favore dei lavoratori migranti, rafforzare le ispezioni per contrastare il traffico di figli dei migranti, garantire un lavoro dignitoso ai lavoratori e alle famiglie insieme all'uguaglianza e alla parità di genere”.

In qualità di Presidente, ha assicurato il suo impegno nei tanti campi in cui lavora l’ICMC: dall'area dei rifugiati, alla lotta contro le molestie e le discriminazioni nei confronti dei lavoratori migranti e alle loro famiglie, dai problemi legati al diritto di residenza fino all'applicazione in ogni contesto delle norme e degli standard internazionali di tutela.

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