26/09/2008, 00.00
LIBANO
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Via dalle strade di Beirut manifesti e striscioni “partigiani”

La loro eliminazione vuole favorire il processo di riconciliazione nazionale. La decisione, annunciata da Hariri, è stata presa nel corso del suo incontro con una delegazione di Hezbollah.
Beirut (AsiaNews) – Spariranno dalle vie di Beirut striscioni e manifesti politici “partigiani”, che creano tensione tra i diversi gruppi. L’annuncio è stato dato ieri da Saad Hariri, leader del movimento Mustaqbal e della maggioranza parlamentare, al termine di un incontro con il presidente della Camera, Nabih Berri.
 
L’annuncio di Hariri, secondo il quale striscioni, manifesti e ritratti politici dovrebbero sparire da Beirut “entro tre giorni, e poi anche dalle altre città ” giunge all’indomani dell’incontro tra lo stesso leader sunnita ed una delegazione di Hezbollah. La decisione è stata presa in tale occasione e viene legata al tentativo di portare avanti la riconciliazione nazionale. Hariri e Hezbollah hanno anche deciso che esponenti dei loro partiti dovrebbero dar via ad incontri regolari a livello di quartiere “per favorire la comunicazione e la solidarietà in tutto il Libano ed in particolare a Beirut”.
 
Rispondendo ai giornalisti, Hariri ha sostenuto che “è possibile” un suo incontro con il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ma che occorre qualche tempo per prepararlo. Esso dovrebbe avere ad oggetto questioni di sicurezza. Solo una battuta, invece, in risposta ad una richiesta di giudizio sulla minaccia di Michel Aoun, leader del Free Patriotic Movement, di abbandonare le sedute del dialogo nazionale. “Se vorrà ritirarsi, dovrà assumerne le conseguenze”.
 
Sostegno al Libano ed al processo di riconciliazione sono stati espressi, intanto, al presidente Michel Suleiman da George Bush. Suleiman, negli Usa in occasione dell’assemblea generale dell’Onu, ha anche avuto il conforto del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, il quale ha definito il Libano “una priorità”. A Washington il presidente libanese ha visto anche il segretario di Stato, Condoleessa Rice con la quale ha parlato anche di aiuti all’esercito nazionale.
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