21/11/2025, 16.02
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Virtù eroiche per sr. Mary Glowrey, la prima suora medico tra i poveri dell'India

Leone XIV ha autorizzato la promulgazione del decreto che riconosce alla missionaria australiana il titolo di venerabile, primo passo verso la beatificazione. Nel 1920 ottenne dal papa una dispensa speciale per superare una norma canonica che impediva alle religiose di svolgere la professione medica. Fu lei poi nel 1947 a fondare Catholic Health Association of India che nelle sue strutture oggi assiste ogni anno 21 milioni di pazienti.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Potrebbe presto essere proclamata beata la prima suora medico della storia della Chiesa. Tra i decreti del dicastero per le Cause dei santi di cui oggi papa Leone XIV - in un'udienza al prefetto, il card. Marcello Semeraro - ha autorizzato la promulgazione, c’è infatti anche quello sulle virtù eroiche di sr. Mary Glowrey (1887-1957), missionaria australiana che è stata pioniera della medicina tra i poveri dell’India e che in questo immenso Paese ha anche fondato la Catholic Health Association of India, la rete di istituzioni sanitarie cattoliche tuttora in prima linea al servizio di tutti in India. Da oggi per la Chiesa diviene dunque venerabile, compiendo il primo passo verso la gloria degli altari.

Mary Glowrey era nata nel 1887 a Birregurra, nella regione australiana di Victoria, da una famiglia di immigrati irlandesi. Cresciuta in un contesto rurale, ottenne borse di studio per la scuola secondaria e per l’Università di Melbourne dove nel 1910 si laureò in medicina in un tempo in cui ancora molti la consideravano una professione non adatta per le donne. Nel 1916 Mary divenne la prima presidente generale della Catholic Women’s Social Guild (oggi Catholic Women’s League of Victoria and Wagga Wagga). Specializzatasi in oculistica era divenuta un medico apprezzato a Melbourne, ma dopo aver letto la biografia di Agnes McLaren (1837-1913) - scozzese, pioniera della medicina, convertita al cattolicesimo - decise di seguirne le orme, abbandonando la sua carriera per seguire una chiamata vocazionale che le indicava l’India come suo luogo di missione.

Era stata proprio Agnes McLaren - in una visita a Rawalpindi - a intuire l’importanza di avere medici donne in un contesto come quello dell’India, dove le consuetudini locali impedivano loro di consultare medici uomini. Si era dovuta però scontrare con una prescrizione del diritto canonico che a quel tempo impediva alle suore l’accesso alla professione medica. Mary Glowrey scelse dunque di raccogliere questa sfida: nel 1920 ottenne una particolare dispensa da papa Benedetto XV, divenendo così la pioniera in questo tipo di servizio: si trasferì così nella regione dell’Andhra Pradesh, dove entrò nella Congregazione di Gesù, Maria, Giuseppe, stabilita a Guntur nel 1904, assumendo il nome si sr. Mary del Sacro Cuore. In quella missione che da anni pregava di poter avere un medico, iniziò i suoi 37 anni di servizio ininterrotto ai malati dell’India. La semplice infermeria dove sr. Mary iniziò la sua missione medica a Guntur crebbe fino a diventare il St Joseph’s Hospital. Fornì cure mediche dirette a centinaia di migliaia di pazienti, per la maggior parte donne povere; formò donne locali affinché diventassero assistenti nei dispensari, ostetriche e infermiere.

Nel 1943, poi, fondò la Catholic Health Association of India (CHAI), una rete costituita oggi da 3572 strutture socio-sanitarie cattoliche che in tutta l’India ogni anno si prendono cura di oltre 21 milioni di persone, senza alcuna distinzione di appartenenza religiosa. E proprio a Bengaluru - la grande città del Karnataka dove sr. Mary morì a causa di un tumore nel 1957 - esiste dal 1963 il St. John’s Medial College Hospital, il policlinico universitario cattolico sognato da questa pioniera della sanità, che in più di cinquant’anni ha formato generazioni di medici per l’India.

Il riconoscimento delle virtù eroiche di sr. Mary Glowrey è dunque un giorno importante per la comunità cattolica dell’India, che vede riconosciuta come via alla santità una dimensione tuttora molto significativa del proprio servizio all’intera comunità locale. Nello stesso tempo gioisce anche la Chiesa australiana che - dopo suor Mary MacKillop, la prima santa della sua storia proclamata da Benedetto XVI nel 2010 - vede un’altra donna nata nel Paese avvicinarsi alla beatificazione. Traguardo a cui ormai manca ormai solo il riconoscimento formale di un miracolo avvenuto per sua intercessione, tra le tante grazie che generazioni di ammalati hanno invocato dalla suora che dalla sua piccola infermeria di Guntur ha dato speranza a milioni di ammalati in tutta l’India.

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