Wong a Pechino rilancia il ruolo di Singapore nel mondo polarizzato
Il premier della "nuova generazione" nella città-Stato ha scelto la Repubblica popolare cinese per il suo primo viaggio fuori dal Sud-est asiatico. Nell'incontro con Xi Jinping l'elogio del "multilateralismo e dell'ordine globale basato sulle regole". Le ambizioni dell'ex colonia marginale divenuta grande hub finanziario tra Oriente e Occidente. Su Taiwan sostegno alla politica "una sola Cina".
Singapore (AsiaNews) – “Possiamo lavorare insieme per stabilire legami più stretti e anche per cooperare su piattaforme regionali e multilaterali, al fine di continuare a rafforzare il multilateralismo e l’ordine globale basato sulle regole, a beneficio di tutti i Paesi”. Così da Pechino il primo ministro di Singapore Lawrence Wong ha commentato il suo incontro di ieri con il presidente cinese Xi Jinping.
Il 52enne Wong - in carica dal maggio 2024 - è in visita in Cina per la prima volta come primo ministro, in un contesto dalle profonde incertezze dovute alle guerre e alla politica dei dazi del governo degli Stati Uniti. Dentro a questo quadro Xi Jinping ha espresso la volontà di Pechino di “rafforzare la cooperazione strategica con Singapore, stringere i legami di collaborazione e affrontare insieme le sfide, per portare maggiori benefici ai popoli dei due Paesi”.
Durante l’incontro, i due leader hanno convenuto sull’importanza di un commercio aperto e inclusivo come motore chiave della crescita e della stabilità.
Xi si è congratulato con Wong per i risultati delle recenti elezioni generali a Singapore, e lo ha aggiornato sulle priorità interne ed esterne della Cina. I due leader si erano già incontrati a novembre a Lima, in Perù, a margine del vertice dell’APEC (l’associazione per la cooperazione economica tra Asia-Pacifico). Wong ha detto a Xi di aver scelto la Cina come primo Paese da visitare al di fuori del Sud-est asiatico, a dimostrazione della solidità e della profondità della partnership tra Singapore e Pechino.
Con il premier cinese Li Qiang, Wong aveva già ricordato come i legami tra i due Paesi risalgano a ben prima dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche formali, avvenuta 35 anni fa. I leader hanno riconosciuto che la storica visita del leader cinese Deng Xiaoping a Singapore nel 1978, così come il sostegno iniziale del primo ministro fondatore Lee Kuan Yew alle riforme e all’apertura della Cina, hanno posto le basi per questo rapporto. “Il presidente Xi è in una posizione unica: ha incontrato tutti i primi ministri di Singapore – Lee Kuan Yew, Goh Chok Tong, Lee Hsien Loong, e ora me», ha aggiunto ancora Wong.
Quanto al delicatissimo tema delle relazioni con Taiwan, Wong ha ribadito che Singapore mantiene la politica di “una sola Cina” ed è contraria all’indipendenza di Taipei.
Questa lunga visita di Wong a Pechino riflette le ambizioni internazionali di Singapore, specchio della sua straordinaria trasformazione da ex colonia marginale a potenza globale. Un tempo considerata una piccola e vulnerabile isola priva di risorse naturali e retroterra, Singapore - grazie a una leadership visionaria, politiche pragmatiche e una governance rigorosa – è diventata uno dei principali hub finanziari e diplomatici dell’Asia.
Sotto la guida di Lee Kuan Yew, Singapore ha tracciato un percorso audace: oggi figura stabilmente tra le economie più competitive al mondo, con un’influenza che va ben oltre le sue dimensioni. Wong mira a rappresentare non solo la continuità della politica estera di Singapore, ma anche l’impegno del Paese a rimanere un attore neutrale e determinato a difendere la propria visione del mondo in un contesto internazionale sempre più polarizzato.
15/04/2024 15:24