10/06/2022, 12.33
CINA
Invia ad un amico

Xi ‘leader eterno’? I suoi avversari nel Partito comunista frenano

di Li Qiang

Cresce nei media cinesi e nei documenti ufficiali del Pcc il riferimento al presidente come “lingxiu”. Finora il termine era usato solo per Mao. Per avere un nuovo mandato al potere Xi starebbe scendendo a patti con Li Keqiang: ritorno a politiche più di “mercato” e spazio alla fazione del premier nel nuovo Politburo.

Pechino (AsiaNews) – L’agenzia di stampa statale Xinhua esalta oggi la “Xiplomacy”, la spinta diplomatica del presidente Xi Jinping per avere una regione Asia-Pacifico stabile e prospera. Si tratta della puntata quotidiana di una grande campagna mediatica per creare un vero e proprio “culto della personalità” in vista del 20° Congresso del Partito comunista cinese (Pcc) in autunno.

Come osservano molti esperti, negli ultimi tempi i media di regime hanno preso l’abitudine di conferire a Xi il titolo di “lingxiu”, una forma rafforzativa del termine “leader”. In un documento della sezione provinciale del Partito nel Guangxi pubblicato in aprile, la parola leader è associata anche all’aggettivo “eterno”.

Il presidente cinese – e segretario generale del Pcc – è delegato proprio del Guangxi al prossimo Congresso del Partito. Un caso simile si è avuto però ai primi di maggio anche nell’Heilongjiang, quando il congresso provinciale del Pcc ha giurato fedeltà al lingxiu.

Finora nella pratica e tradizione del Partito il titolo di lingxiu è stato riconosciuto solo a Mao Zedong, ricordato come il “grande leader”. L’uso della parola è quasi tabù perché legato a un possibile culto della personalità, vietato in modo tassativo dallo statuto del Pcc.

Diversi osservatori sostengono che il riferimento a Xi come leader eterno o “leader del popolo” segnala il suo tentativo di diventare “presidente” del Partito, titolo che Mao ha conservato fino alla morte.

Le critiche a Xi per la gestione della pandemia, con l’imposizione della politica “zero-Covid” che ha messo in difficoltà l’economia nazionale, ha riportato alla ribalta Li Keqiang. Con la sua fazione della Gioventù comunista, e il sostegno di Wang Yang, presidente della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, il premier è impegnato a riportare la gestione economica del Paese sul sentiero del libero mercato, allentando il centralismo voluto da Xi. Lo sforzo di Li è visto necessario dalla nomenclatura del Partito per evitare seri rischi di recessione.

Nonostante il momento di difficoltà, Xi rimarrebbe comunque saldo al potere. Secondo il noto sinologo Willy Lam, l’attuale segretario generale si assicurerà in autunno un terzo, storico mandato alla guida del Pcc, con possibilità di ottenerne un quarto nel 2027. L’impressione però è che Xi stia scendendo a patti con i suoi rivali nel Partito – soprattutto Li – per il via libera all’estensione del suo incarico.

Lam sottolinea che il compromesso riguarda allo stesso tempo le politiche e gli incarichi di vertice. Sulle prime Xi avrebbe rinunciato a un maggiore controllo del Partito sui settori chiave dell’economia, come quello tecnologico. Sulle nomine al Comitato permanente del Politburo, l’organo decisionale del regime, il presidente cinese dovrebbe lasciare spazio a due membri della fazione di Li – uno dei due potrebbe essere proprio il premier uscente – con la prospettiva di avere alla guida del governo il vice premier Hu Chunhua, altro esponente della Gioventù comunista.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La lobby degli intellettuali chiede più libertà. Gli sgambetti dei rivali di Xi Jinping
02/08/2016 16:35
Xi Jinping presenta la sua ‘strategia’ per i prossimi cinque anni
29/07/2022 11:49
Xi Jinping esalta la ‘democrazia’ di Pechino, ma parte del Partito è contro di lui
15/10/2021 12:41
Partito comunista diviso sui rigurgiti maoisti di Xi Jinping
27/09/2021 14:00
Il 16 ottobre si apre il 20° Congresso del Partito comunista cinese (Covid permettendo)
31/08/2022 11:52


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”