25/05/2021, 11.42
MYANMAR
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Yangon, i militari arrestano un giornalista Usa

di Francis Khoo Thwe

Danny Fenster fermato all’aeroporto: tornava dalla famiglia negli Stati Uniti. Sono 34 i reporter imprigionati finora dai generali. Duri scontri nello Stato Kachin tra ribelli ed esercito. Assemblea Onu pronta a votare risoluzione che chiede l’embargo sulla vendita di armi al Paese.

Yangon (AsiaNews) – Le autorità di sicurezza hanno arrestato ieri un giornalista Usa mentre tentava di lasciare il Paese a bordo di un aereo. Lo ha rivelato su Twitter il quotidiano Frontier Myanmar, spiegando che i militari hanno fermato il suo caporedattore Danny Fenster all’aeroporto internazionale dell’ex capitale.

Fenster voleva tornare dalla famiglia negli Stati Uniti. La direzione di Frontier Myanmar non è a conoscenza dei motivi dietro al suo arresto e ne ha chiesto il rilascio immediato. Giornalisti e reporter sono sempre più nel mirino della giunta militare al potere dal golpe del primo febbraio.

Secondo Reporter senza frontiere, nel 2021 il Myanmar si è classificato 140° su 180 Paesi quanto a libertà d’informazione. Reporting Asean ha calcolato che i giornalisti incarcerati dai generali birmani sono 34. Per gli analisti, il Tatmadaw (l’esercito birmano) si accanisce contro i cronisti stranieri per dissuadere quelli locali dal coprire la repressione del movimento di disobbedienza civile. 

Il 37enne Fenster è stato portato nella famigerata prigione di Insein, dove sono detenuti molti oppositori politici. Anche il reporter giapponese Yuki Kitazumi ha trascorso un periodo di detenzione in questo penitenziario. Rientrato in Giappone dopo la sua liberazione la scorsa settimana, egli ha raccontato di aver sentito dai prigionieri politici delle torture subite a colpi di bastone e con la privazione del sonno.

Secondo un gruppo birmano di monitoraggio, dal rovesciamento del governo civile di Aung San Suu Kyi i militari hanno ucciso 824 oppositori; le persone imprigionate sono 4.301. Gli scontri più intensi tra militari e gruppi ribelli si stanno consumando negli Stati Chin e Kayah. Il Tatmadaw è impegnato anche in un duro conflitto con l’Esercito per l’indipendenza dei Kachin; gli scambi di artiglieria di ieri nelle aree di Tarwar Kone e Kone Law hanno spinto centinaia di residenti a lasciare le proprie abitazioni.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha annunciato che nei prossimi giorni voterà una risoluzione per imporre l’embargo totale sulla vendita di armi al Myanmar. Il voto era stato rinviato la scorsa settimana in seguito alle pressioni di Cina e Russia. La misura deve essere approvata dal Consiglio di sicurezza, dove Pechino e Mosca hanno diritto di veto.

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