Lanciato nel 1975 come gesto quaresimale negli anni è diventato una forma di sostegno continuativo alle attività degli 85 centri di azione sociale della Chiesa filippina. E in occasione dell'anniversario la Caritas ha lanciato una campagna che mira ad impegnare un milione di filippini in una donazione mensile. Il vescovo di Kidapawan mons. Bagaforo: "Seme di speranza e compassione".
Promosso da Fe Mantuhac Barino, una laica cattolica legata all'esperienza del Rinnovamento carismatico, dal 2016 nelle stesse Filippine di Duterte un programma propone ai tossicodipendenti e alle loro famiglie una strada per ritrovare la propria vita. "In questi anni più di mille persone hanno partecipato. Ho visto come Dio cambia la vita delle persone".
Il presidente filippino ha annunciato un "rimpasto" per "calibrare la nostra zione sulle attese della gente". Pesano la mancata elezione di cinque candidati su undici ni seggi in lizza per il Senato, decisivi nello scontro con il "clan Duterte". Obiettivo: dare slancio alle iniziative dell'amministrazione per superare povertà, scarsa assistenza pubblica e ridotte possibilità per i giovani.
L'ex senatrice e ministra della Giustizia dopo l'ingiusta detenzione durata 2454 giorni, ritorna nel parlamento filippino alla Camera dei rappresentanti. Con il partito di opposizione Mamamayang Liberal (ML) sfida il monopolio politico di Duterte e Marcos. Rappresenta la speranza di giustizia dei familiari delle vittime della “guerra alla droga”. “Mandato fragile che porta il peso delle speranze del popolo”.
La crescita della popolazione ha innescato un accesso “straordinario” alla scuola. Dal governo quasi 80 milioni di dollari per finanziare le immissioni in ruolo. Tuttavia, per le statistiche ufficiali l’11% di bambini e giovani fino ai 14 anni non frequenta le lezioni per la povertà delle famiglie. Ad oggi è impiegato il 60% dei 77,3 milioni di filippini in età produttiva.
Il sacerdote è uno dei pochi a conoscere la lingua dei segni. Una scelta che risale all’incontro con un gruppo di non udenti in occasione della visita del pontefice nel 2015. Le difficoltà nell’amministrazione dei sacramenti, a partire dalla confessione. La collaborazione di “successo”con l’università Setsunan di Osaka.