09/06/2025, 13.36
FILIPPINE
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Elezioni nel Bangsamoro: roadmap verso il 13 ottobre, ma restano le incognite

La Commissione elettorale ha definito le scadenze per le prime elezioni parlamentari nella regione autonoma di Mindanao. Il Fronte islamico di liberazione moro chiede di non posticipare ancora il voto. Ma la rimozione di Sulu tra le province della regione e i rischi di brogli legati all'identificazione per la registrazione nelle liste elettorali alimentano incertezze.

Cotabato City (AsiaNews/Agenzie) – La Commissione elettorale delle Filippine (Comelec) ha pubblicato il calendario delle attività per le prime elezioni parlamentari nella regione autonoma di Bangsamoro nel Mindanao musulmano (BARMM), già posticipate al 13 ottobre. Anche se persistono diversi dubbi sul fatto che possano realmente svolgersi le votazioni nella regione, il Comelec ha pubblicato una lista molto dettagliata.

Il divieto di portare armi sarà in vigore dal 14 agosto al 28 ottobre, mentre il periodo della campagna elettorale andrà dal 28 agosto all'11 ottobre. È previsto un divieto assoluto di rilascio di fondi pubblici nella regione, ad eccezione dell'assistenza medica o funeraria, dal 3 al 13 ottobre. Il 12 ottobre, vigilia delle elezioni, sarà imposto il divieto di vendita di alcolici e il silenzio elettorale. La Comelec ha inoltre stabilito che dall'8 al 12 ottobre le macchine per il conteggio dei voti dovranno essere appositamente testate. Il 12 novembre sarà l'ultimo giorno disponibile per presentare la dichiarazione di contributi e spese.

Il BARMM comprende le province di Basilan, Tawi-Tawi, Maguindanao del Norte, Maguindanao del Sur e Lanao del Sur, nonché le città di Marawi, Lamitan e Cotabato. Inizialmente, anche Sulu faceva parte del BARMM, ma la Corte suprema l’ha poi esclusa con una decisione unanime nel settembre 2024.

La sentenza ha sollevato alcune preoccupazioni sulla ripartizione dei voti e dei seggi. La regione autonoma, infatti, è stata creata con una legge chiamata Republic Act 11054, conosciuta anche come Legge Organica per il BARMM. In base alla normativa, il Parlamento locale dovrebbe essere formato da 80 seggi, ripartiti in diverso modo: 40 sono destinati a rappresentanti di partito, 32 seggi ai singoli distretti (ogni distretto elegge un suo rappresentante) e 8 sono seggi settoriali (dedicati a rappresentare categorie specifiche, come ad esempio i popoli indigeni).

Alla provincia di Sulu erano stati assegnati sette dei 32 seggi distrettuali, per cui la decisione della Corte suprema ha creato un “buco” nella ripartizione dei seggi. Oggi, a Cotabato City, si è tenuta un'udienza pubblica per tentare di ricostruire i seggi. I membri del Fronte islamico di liberazione moro (MILF) stanno da tempo facendo pressione affinché le elezioni del 13 ottobre si svolgano come previsto. 

In una dichiarazione del 5 giugno, Mohagher Iqbal, vicepresidente del Partito unito per la giustizia di Bangsamoro (UBJP), l’ala del MILF, ha invitato il governo nazionale, le due camere del Congresso, la Commissione elettorale e tutte le parti interessate "a rispettare e seguire il calendario e le tempistiche stabilite dalla legge per le prossime prime elezioni parlamentari del 13 ottobre 2025". "

Appelliamo con forza ai nostri leader nazionali affinché si astengano dall'intrattenere qualsiasi proposta che possa nuovamente posticipare questa elezione storica per scegliere i membri ordinari del Parlamento di Bangsamoro", ha aggiunto. Iqbal ha dichiarato che le informazioni giunte al MILF indicano che vi è un nuovo tentativo di posticipare le elezioni parlamentari del 13 ottobre, anche se finora non c'è stato alcun appello pubblico per il rinvio delle elezioni. 

Il presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr. all'inizio di marzo ha sostituito la figura di capo ministro della regione di Bangsamoro, a capo della Bangsamoro Transition Authority (BTA). Da quando l’autorità è stata creata nel 2019, le elezioni parlamentari sono state rinviate due volte. 

In una decisione separata, la Comelec ha anche deciso di rimuovere il certificato barangay tra i documenti d’identità validi per la registrazione elettorale. Il "barangay" è la più piccola unità amministrativa nelle Filippine, corrispondente a un quartiere o un villaggio. Il presidente della Comelec, George Garcia ha spiegato che il documento veniva utilizzato in modo improprio per spostare gli elettori da una circoscrizione all’altra, spesso senza che l'elettore si fosse effettivamente trasferito. In questo modo è possibile concentrare i voti in determinate aree e favorire specifici candidati, creando voti "fittizi" in certe giurisdizioni. Garcia ha anche specificato che alcuni funzionari dei barangay sono stati indagati e hanno affrontato accuse per il loro coinvolgimento in queste pratiche illegali.

La registrazione degli elettori, possibile attraverso una serie di altri documenti di identità, è programmata dall'1 all'11 luglio. La Comelec ha inoltre comunicato di essere consapevole che la sua decisione potrebbe essere contestata e si è detta pronta ad affrontare eventuali ricorsi presso la Corte Suprema, impegnandosi a rispettare eventuali sentenze.

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