Nella capitale federale indiana - da oltre dieci anni ai vertici della classifica delle metropoli più inquinate del pianeta - lanciati i primi razzi di ioduro d’argento con l'obiettivo di provocare delle piogge artificiali. Lo scetticismo del Center for Atmospheric Sciences che parla di una "applicazione impropria della scienza" per finalità di propaganda politica.
Nel suo discorso della vittoria il giovane politico musulmano ha citato le parole pronunciate da Nehru in occasione dell'indipendenza dell'India insieme alla musica di Bollywood, rivendicando il legame con il Paese d'origine dei suoi genitori. Incarna un'immagine dell'islam opposta agli stereotipi diffusi dai nazionalisti indù. E a Delhi "The Wire" si chiede: la sua agenda sociale può offrire un modello alternativo anche alla ricetta economica di Modi?
Il premier ha incontrato a Delhi una delegazione della Chiesa siro-malabarese a pochi giorni dalle polemiche sui cartelli contro le conversioni nel Chhattisgarh. Rappresentante del Bjp: "Pronti ad aiutare chiunque, non tutto va letto attraverso la lente religiosa". Ma intanto in un altro degli Stati governati dai nazionalisti indù ad essere presi di mira sono i ragazzi che studiano nel seminario della diocesi Gwalior.
L'Alta Corte locale ha respinto una petizione contro le insegne che vietano l'accesso a pastori e "convertiti cristiani" per "difendere il patrimonio culturalelocale. La protesta della Chiesa siro-malabarese: "Così si sancisce una cittadinanza di seconda classe in India e si torna ai tempi della Partitizione".
Nell'arcidiocesi di Verapoly la comunità cattolica si prepara alla beatificazione della religiosa che fondò la il primo congregazione carmelitana indiana, unendo vita contemplativa e servizio ai fratelli. Il card. Sebastian Francis che l'8 novembre presiederà il rito: "Più forte di ogni sfida mettendo Gesù al centro: una testimonianza da imitare anche oggi".
Il governo indiano vuole introdurre norme severe sui contenuti generati dall’intelligenza artificiale, come i deepfake. La misura intende contrastare abusi e disinformazione, ma solleva forti preoccupazioni per privacy e libertà di espressione. Critici e giuristi avvertono che l’obbligo di etichettare e tracciare i contenuti potrebbe trasformarsi in uno strumento di sorveglianza digitale.